La chiesa-Napoli è tornata al centro del villaggio

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Per dirla alla Garcia, Benitez ha rimesso la chiesa-Napoli al centro del villaggio-campionato. Dopo undici giornate si riparte da dove avevamo lasciato alla fine dello scorso torneo: nell’ordine, Juventus, Roma e Napoli. Juventus in testa con 28 punti, Roma a seguire con 25 e Napoli terzo con 21. A quanto sembra poco o nulla è cambiato. Nonostante la Juventus ora non sia più allenata da Conte, ma da Allegri; nonostante la Roma sia impegnata anche in Champions League e il Napoli abbia dovuto affrontare e superare un avvio di stagione ai confini dell’incredibile.
Dopo la deludente prestazione e il mortificante risultato in Svizzera contro lo Young Boys, il Napoli ha cambiato registro: vittoria per 6-2 sul Verona, pareggio a Bergamo, vittorie sulla Roma 2-0, nel ritorno con gli svizzeri per 3-0 e ieri a Firenze per 0-1. Tredici reti realizzate e soltanto tre incassate, a dimostrazione che la fase offensiva ha ripreso a funzionare, e bene, e quella difensiva è migliorata grazie al grande sacrificio degli esterni (Callejon, Insigne e Mertens), all’innesto di David Lopez, ad un Jorginho migliorato, ad un Gargano disponibile sempre, ad un Albiol ritrovato dopo qualche prova opaca.
Il futuro. Dopo la sosta del campionato il Napoli è atteso da confronti importanti, indicativi sia sul fonte campionato (Cagliari, Sampdoria, Empoli, Milan e Parma) che su quello europeo (Spartak Praga e Slovan Bratislava). Al termine di questo tour de force, il 22 dicembre, il big match di Supercoppa contro la Juventus. Occorrerà vincerlo per il prestigio e non avendo mai dimenticato quanto accadde a Pechino (stessa manifestazione, stesso avversario).
La speranza è che Benitez possa recuperare in tempi brevi Lorenzo il Magnifico. La metamorfosi positiva di Insigne è tra i segreti del Napoli.