Sarri: “Possiamo vincere le ultime 5 partite. Tolisso ha rifiutato Napoli per Gomorra? Non sa che si è perso”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con l’Inter.

Questo gruppo crede ancora nel secondo posto?

“Sono d’accordo con Koulibaly. Noi dobbiamo essere convinti di poter vincere tutte e cinque le partite. La nostra convinzione feroce deve essere in questo senso. Magari non arriviamo secondi, ma questo c’interessa meno, non dipende più da noi”.

L’Inter ha conquistato 2 punti nelle ultime 5 partite.

“L’Inter ha fatto un percorso ottimo con Pioli, ha avuto una flessione nelle ultime gare. La società ha preso il provvedimento del ritiro e quindi potrebbe avere una reazione forte. E’ una partita difficile e pericolosa. A San Siro non ci si può aspettare qualcosa di semplice”.

Il procuratore di Gonalons e Tolisso ha detto che i giocatori hanno cambiato idea per Gomorra. Che ne pensa?

“Mi dispiace per quello che si sono persi entrambi”.

Il derby di Roma inciderà sulla sfida di San Siro?

“Non dovrebbe avere alcun effetto. La testa deve funzionare per la nostra partita senza pensare ad altro”.

Com’è stata gestita l’amarezza per il pareggio con il Sassuolo?

“La verità è che siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, abbiamo un approccio diverso alle partite. Abbiamo una determinazione e  una cattiveria superiori all’anno scorso. C’è ancora un problema da risolvere, ovvero commettiamo errori quando abbiamo la partita in mano. Si sta rivelando una difficoltà più insidiosa. Quindi dobbiamo innalzare in maniera feroce il livello di attenzione. Il problema va risolto con lucidità, altrimenti perdiamo punti”.

Ha vinto il premio Bearzot. Quale sarà il prossimo?

“Ma sarei stato più contento se avessi vinto col Sassuolo. Era il giusto premio dopo la nostra prestazione. Purtroppo abbiamo lasciato punti in partite che sono state sotto controllo per 85 punti su 90. Gli altri sono premi da scrivania e fanno piacere, ma io sono un uomo di campo. Sullo scudetto ripeto il mio concetto: è sognabile, ma non programmabile”.

Inter, Roma e Milan cambieranno tanto. Può essere un vantaggio per l’anno prossimo?

“Prima o poi Inter e Milan torneranno a fare risultati in linea con la loro storia. Il sesto o il settimo posto non è la normalità per le milanesi. E’ più probabile che rientrino entrambe in un discorso di vertice. Saranno problematiche maggiori e questo rientra nell’aspetto razionale, ma non va a toccare il nostro sogno”.

Sarà importante per i suoi calciatori giovani avere un punto di riferimento come lei?

“Non sono un manager, ma un allenatore. E non posso fare altro. Non vedo la problematica, ho un contratto e non vedo quali siano le problematiche. Mi sono messo a disposizione: se il presidente non è contento, rassegno subito le dimissioni. Se sono contento io, il presidente mi ascolterà. Lo dirò il 30 agosto. Sarà importante come portare avanti il progetto che non è legato solo all’allenatore ma anche ai giocatori”.

Cosa ne pensa di Icardi?

“E’ un giocatore importante e può incidere. Non mi piace il confronto tra Mertens e Icardi e tra i singoli giocatori”.

E’ una partita in cui c’è bisogno di maggiore fisicità a centrocampo?

“Sì perché loro hanno grande fisicità, ma non possiamo mai contrastarli realmente e quindi potremmo puntare anche sul palleggio. Diawara ha avuto una leggera flessione, ma ora mi sembra in crescita in allenamento. Zielinski è reduce dagli Europei ed è passato da 40 a 60 partite. Ha pagato ma adesso  sta bene. A centrocampo abbiamo diverse alternative: abbiamo sei giocatori assoluti, di cui uno è un fuoriclasse assoluto come Hamsik. Se deve riposare, lo fa nell’ultimo quarto d’ora”.

Come si risolve la fase difensiva?

“Dobbiamo subire una decina di gol in meno. Sento parlare del 4-2-3-1, mi sembra una follia. E’ un discorso da portare avanti in corso d’opera come abbiamo già fatto alcune volte”.

Qual è la causa degli svarioni?

“Non è solo una questione mentale. La nostra squadra va in difficoltà quando non conduce il gioco. Possiamo metterci un limite e lo dobbiamo fare”.

Spera che Ghoulam resti?

“Voglio tenere tutti i giocatori a disposizione. Il gruppo è forte e sta dimostrando di crescere. Sta andando oltre la logica e oltre il razionale. Li confermerei ma dipende da tante cose. Ghoulam ha fatto bene in questi due anni, sta pagando la Coppa d’Africa come capita a chi partecipa a questa competizione”.

Come sta Milik?

“Sta meglio. Ha realizzato un gol da attaccante vero. Era vivo, ha portato grande pressione sui difensori avversari

Quanto è importante la conferma di Mertens?

“Ci sono dei giocatori che rappresentano in maniera forte questo ciclo e se restano bene, altrimenti il ciclo è finito. Il suo futuro non incide sul mio futuro, io ho un contratto”.

Come sta Maksimovic?

“Crediamo molto su di lui. Lo abbiamo voluto io e Giuntoli. In questa stagione ci dà qualche garanzia in meno rispetto ad Albiol e Koulibaly. E’ la linea difensiva più solida, ma la stima nei confronti di Maksimovic è alta. Diventerà un pilastro di questa squadra perché ha grandi qualità. E’ veloce e sa impostare l’azione. Addirittura può ricordare  per tecnica Albiol e per velocità Koulibaly”.