Testa rivolta al Milan e non alla richiesta di aumenti e trasferimenti

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VITTORIO RAIO

Ho detto e  ho scritto che De Laurentiis sarebbe stato costretto a… riacquistare il Napoli considerando che quasi tutti i calciatori gli chiedevano rinnovo e adeguamento degli ingaggi. Purtroppo, nonostante il campionato sia già iniziato, non tutti i casi sono stati risolti e più di uno degli azzurri è ancora alle prese con il contratto da prolungare e da adeguare. Si gioca al braccio di ferro e quasi sempre sono le società a perderlo. Un “vizio” del nostro calcio, un “vizio” che spesso si riflette anche sulle prestazioni dei calciatori, professionisti sì, ma sempre con tutte le debolezze degli uomini. Debolezze che hanno minato la prova del Napoli a Pescara: primo tempo inguardabile con squadra irriconoscibile, distratta in alcuni elementi (migliore la prova nella ripresa al di là del risultato). Ed io ne ho parlato nel mio ultimo articolo su questo blog del sito di Radio Marte: “Chi non è sereno si accomodi in tribuna”.

Maurizio Sarri, ieri, ha commentato la prestazione di Pescara prima di presentare Napoli-Milan di stasera. Felici quanto significative le parole, le espressioni usate dall’allenatore: “Napoli pigro…. quindi Napoli in difficoltà…. Le voci di mercato? Possono influire sul rendimento dei calciatori… Poi dipende anche dal carattere dei singoli… Contro il Milan occorrerà un approccio diverso alla gara, una cattiveria agonistica diversa… Dobbiamo essere incazzati per il nostro primo tempo a Pescara… E non ripeterlo più”. Parole forti, emblematiche. Magari solo meno forti di quelle che Sarri avrà usato nel chiuso dello spogliatoio di Pescara nell’intervallo. Mai più un Napoli così abulico, rinunciatario, con la testa altrove…

Non puoi giocare in sei-sette contro undici al di là del valore dell’avversario. Chi è pigro o distratto non può giocare. Ecco perché chi andrà in campo stasera dovrà essere libero da pensieri, da contratti, da trasferimenti, dovrà essere concentrato e determinato come un match difficile richiede. La testa dovrà essere rivolta solo alla partita con il Milan. Altrimenti continueremo ad assistere alla richiesta di aumenti, all’aumento delle richieste e, purtroppo, ad altre prestazioni mortificanti. Il Napoli e i napoletani non lo meritano. Sarri è stato chiarissimo.