Ululati a Koulibaly. Una minoranza per Pioli? No, solo minorati

369

VITTORIO RAIO

Tante le riflessioni che si possono fare per Lazio-Napoli. Si può parlare della settima vittoria del Napoli; del 23mo gol di Higuain; del Napoli che continua a comandare nel gioco e nella classifica; di Sarri che è il vero trionfatore, ma lui fa benissimo a restare sereno, cauto, a non dar retta a chi lo vorrebbe festoso e trionfante; di un  Costacurta che a Sky prima delle gare di ieri sera aveva pronosticato: “Napoli e Juventus asfaltano gli avversari, ma la partita del Napoli contro la Lazio è più difficile di quella della Juve con il Genoa, quindi non mi meraviglierei se la Juve fosse davanti stasera” (ahi, ahi Billy…); di quanto starà soffrendo Benitez nel vedere i suoi pupilli dare il meglio e il massimo con Sarri che è primo in classifica al di là dei fatturati; dei vari errori di Irrati (sospensione della gara a parte); della “intelligente” ammonizione di Jorginho; del pessimo audio di Sky (urla di sottofondo che avevano la prevalenza su quanto dicevano Trevisani e Adani); di Pioli che è stato mortificato all’andata e al ritorno (7 gol a 0): ora non fa più i sorrisini sarcastici, sue specialità quando era alla guida del Bologna?; del Napoli padrone del campo anche ieri sera; di qualche calo di tensione nel secondo tempo che Sarri ha immediatamente sottolineato…

Pieno rispetto e applausi a scena aperta per la capolista, ma oggi è meglio evidenziare quanto è avvenuto all’Olimpico dal 18′ del secondo tempo quando sono partiti assordanti ululati nei confronti di Koulibaly. Ogni volta che il difensore toccava il pallone. Ci sono voluti ben cinque minuti perché Irrati se ne accorgesse e interrompesse l’inocntro. Trevisani, telecronista di Sky, ha osservato: “Coraggioso l’arbitro a sospendere l’incontro”. Incredibile: un carabiniere è coraggioso perché arresta un ladro? Ma siamo seri. Piuttosto strano che Trevisani non abbia denunciato prima quanto stava avvenendo… Al di là dei cori “Vesuvio lavali col fuoco”, c’erano gli ululati e non mi sembra sufficiente la scelta di tenere un profilo basso, di non parlare di certi episodi, per non almeno accennare a quanto tutti nettamente ascoltavano da casa.

Koulibaly, ragazzo colto e di estrema sensibilità, è rimasto nauseato per il comportamento di quella gentaglia che Pioli, dicendo che la gara non andava interrotta, ha definito “una minoranza”. Minoranza? Tutta la curva, innanzitutto. Una minoranza? Parlerei di minorati. E’ un comportamento ignobile, da imbecilli da non tenere con alcuno, a maggior ragione quando non si conosce la storia di una persona. Koulibaly, il cui volto ha manifestato stupore e schifo per quegli ululati, è un uomo di alto profilo umano e professionale. Parla quattro lingue, legge tra gli altri Mandela, è sensibile all’aspetto sociale della vita. Lui può dare lezioni di civiltà a tanti. Nobile il suo gesto a fine gara di donare la maglia ad un bambino presente suglis spalti come si può vedere sulle pagine del Corriere dello Sport.

Irrati ha sospeso la gara, lo speaker ha fatto sapere che l’incontro rischiava di essere sospeso definitivamente con gravissime sanzioni a carico della Lazio. Quella gentaglia, però, ha continuato ancora per qualche minuto con quegli ululati che poi sono diventati fischi personalizzati per Koulibaly.

Domande: cosa farà ora il giudice sportivo? Quali provvedimenti prenderà? E Severgnini, sul nobile Corriere della Sera, cosa scriverà dopo aver bacchettato i tifosi napoletani che avevano l’ardire di fischiare i calciatori avversari? Severgnini, ma ci faccia il piacere…