Benitez: “L’Inter? Nessuna vendetta, sono concentrato sul terzo posto. Abbiamo ancora tanti obiettivi”

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Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con l’Inter.

Vuol dire qualcosa lei?
“Tutti sappiamo che è una partita importante. Possiamo chiudere il discorso del terzo posto, loro vogliono giocare in Europa. Poi io sono qua, Mazzarri è all’Inter”.

Perché si parla sempre di Benitez all’Inter?
“C’è tanto da scrivere o da parlare. La mia esperienza è molto positiva, il rapporto con i tifosi era corretto. Abbiamo vinto due titoli, non ho potuto fare di più. Adesso guardiamo avanti”.

Quanto sarà propedeutica questa sfida in vista del 3 maggio?
“A livello di scelte non sarò condizionato. Sceglierò i giocatori che per questa partita fanno meglio. Per noi è la più importante, può essere un messaggio all’allenatore: io voglio giocare la finale. Per me ci sono tante motivazioni, possiamo fare il record di vittorie in trasferta, Higuain vuole il titolo di capocannoniere. Abbiamo vari obiettivi”.

Lei fa riposare qualcuno prima di una finale?
“Credo che ancora dobbiamo raggiungere l’obiettivo del terzo posto. E’ una partita importante”.

Perché qualcuno si accanisce nei suoi confronti?
“Non lo so, io credo che il Napoli stia facendo molto bene. Possiamo ancora fare meglio domani e se vinciamo la finale. Dobbiamo concentrarci”.
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Cosa si aspetta Benitez il prossimo anno sul mercato?
“Lavoriamo insieme tutto l’anno per migliorare la rosa. Faremo questo: vogliamo un organico forte e competitivo. Questo significa portare uno o due pezzi da novanta oppure giovani di qualità che possono avere fame. Questo dobbiamo capire. Sicuro, vogliamo migliorare”.

Come stanno Henrique e Callejon?
“Tutti e due si sono allenati bene in questi giorni”.

Come sarà la reazione del gruppo?
“Voglio intensità. I giocatori mi devono mostrare che hanno voglia di giocare la finale”.

Le semifinali di Champions che hanno dimostrato?
“E’ diverso dal campionato. Ho sempre detto che la rosa può fare la differenza, in Europa un episodio può cambiare tutto”.

Cosa ha conservato del Napoli di Mazzarri?
“Questo è il Napoli di tutti: la chiave era conoscere i giocatori che erano qua. Volevo fare un po’ meglio con la mia idea di calcio. Lui ha fatto benissimo in quattro anni e questo ha fatto la differenza. Quando sono arrivato, ho trovato una squadra che doveva capire un’idea diversa. Ho visto tanta gente contenta di quello che facciamo. Possiamo migliorare”.

Che Inter si aspetta?
“Credo che la società sia importante a livello internazionale, ha giocatori di massimo livello. Basta dare un’occhiata alla formazione, sarà difficile per noi, hanno grande motivazione. Per noi sarà difficile, ci sarà un ambiente spettacolare”.

Come migliorano le motivazioni?
“Una squadra come la nostra può crescere a livello caratteriale se abbiamo qualità e se il gioco è un po’ meglio. Ovviamente serve l’atteggiamento giusto: non sarà un problema con una rosa competitiva. Ci saranno grandi motivazioni. Zuniga? Proviamo a vedere se può darci una mano in queste partite e sarà un rinforzo per il prossimo anno”.

Saluterà Moratti e Materazzi?
“Di solito sono concentrato e vado diritto quando esco negli spogliatoi. Non mi preoccupo di queste cose”.

Per lei è una vendetta?
“No, avevo un rapporto buono con quasi tutti i giocatori e con chi lavorava nell’Inter. Farò il mio lavoro e proverò a vincere”.

Insigne ha recuperato più palloni in difesa, ben 159, e serve tanti assist.
“Noi giochiamo con esterni offensivi che devono attaccare bene. Lo hanno fatto Callejon, Mertens e Lorenzo. La differenza tra loro è l’età: deve continuare a crescere. Non si può dire che non segna perché fa la fase difensiva. E’ una scusa. Ho parlato tanto con lui, si impegna e lavora tanto in allenamento. Ha margini di crescita: ha resistenza e velocità. Sono convinto che segnerà di più. Non deve fare tutta la fascia, deve continuare così, ha tutta la mia fiducia”.

Come sta Maggio?
“Non so se potrà dare una mano in Coppa Italia. Oggi sta facendo ancora un po’ di corsa”.