Benitez sia coerente con i suoi proclami

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Si sapeva che, prima o poi, sarebbe scoppiato o quasi. O quantomeno lo si poteva immaginare. Benitez, a quanto pare, non lo sapeva e non lo immaginava. Tanto è vero che non aveva chiesto a De Laurentiis altri che facessero interdizione in mezzo al campo, dinanzi alla difesa. Così è accaduto che Valon Behrami non gioca più da 7 o da 8 ogni partita. Dalla gara con la Juventus in poi il suo rendimento è calato e lo si è notato dai gol incassati, dai voti in pagella che gli sono stati assegnati, dalla difficoltà dello svizzero ad opporsi ad avversari spesso più numerosi in mezzo al campo, talvolta qualitativamente superiori. E non per colpa di Behrami.

Possibile che un allenatore di prestigio, esperto quale è Benitez non abbia intuito sùbito che il centrocampo non può reggere l’urto avendo il solo Behrami a fare valida interdizione,  a sacrificarsi dinanzi alla difesa che tra l’altro è già modesta di suo? Adesso, Benitez, dopo aver regalato iniziali proclami (“Faremo meglio dello scorso campionato”) e sorrisi, ha cambiato un po’ rotta e obiettivi. Ha parlato di calciomercato nell’intervista prima di Lazio-Napoli e, soprattutto, non dice più che il Napoli può competere per lo scudetto, ma che il Napoli deve consolidare il suo progetto di crescita per arrivare tra i primi non solo per un anno, ma per più stagioni. Il Napoli, il progetto di crescita, lo sta portando avanti brillantemente da anni, già prima dell’avvento di Benitez grazie agli investimenti e alla passione di De Laurentiis. Se ora Benitez parla di progetto, parla di futuro, forse è perché ha problemi ad affrontare il presente che vede la squadra a meno sei dalla Juventus e in serie difficoltà in Champions.  All’Olimpico il Napoli ha ottenuto una vittoria importante, sfruttando le peculiarità dei migliori, ma i difetti di base, il peccato originale restano evidenti.

Si sapeva dall’inizio che il girone di Champions sarebbe stato ricco di difficoltà, ai limiti dell’impossibile per il Napoli; si sapeva dall’inizio che il Napoli aveva rivoluzionato molto l’organico (a mio avviso, comunque, monco e poco omogeneo e con l’avallo del tecnico) e che la Juventus era ed è più forte in campo e fuori del campo. Perché dunque cavalcare l’onda dell’entusiasmo ed avventurarsi in facili quanto insidiose promesse: “Faremo meglio dello scorso campionato”.  Roba da neofiti della comunicazione, a maggior ragione non avendo capito che l’organico del Napoli era ed è, lo ribadisco, monco e poco omogeneo soprattutto in difesa ed anche a centrocampo. Problema che io ho sottolineato in pubblico e in privato sin da luglio e agosto.

Caro Benitez, lei cha ha tanti meriti come carriera ed anche nel Napoli, sia più coerente. Si ricordi di quanto promesso: o dice mi sono un po’ sbilanciato o con l’organico che lei ha chiesto e ha ottenuto, vada avanti senza stare a cercare cavilli: fatturato, progetto, futuro, centro sportivo… Tutte parole di chi vola verso  il futuro in quanto ha qualche problemino con il presente. De Laurentiis le ha dato tutto quanto da lei richiesto. E lei l’ha detto in un’intervista mai smentita: “De Laurentiis mi ha accontentato in tutto, al contrario di quanto avvenne a Milano con Moratti”. Ora, vada avanti e sublimi le caratteristiche di calciatori da lei sopravvalutati e si inventi qualcosa per evitare che Behrami scoppi definitivamente.

Non disconosco, e lo ribadisco, che nonostante i problemi di organico e qualche errore da lei commesso in alcune partite importanti, lei sta facendo bene. Il Napoli è terzo, niente è compromesso in campionato ed in Champions io sono tra coloro che credono nel 3-0 o nel 4-1 contro l’Arsenal al di là di come finirà tra francesi e tedeschi. Nel calcio non c’è alcun risultato scritto. E poi con la forza del San Paolo e della volontà si potrà trovare la serata eccezionale. In bocca al lupo, caro Benitez, ma sia coerente e non pretenda ora quello che non ha chiesto a luglio e ad agosto.