Esordio di Higuain nella Juve con un autogol

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VITTORIO RAIO

Higuain ha parlato e l’ha fatto come mi aspettavo. Sputando nel piatto dove ha lautamente mangiato sino a ieri, dimostrando, come dico e scrivo da tempo, che non è un traditore (lo è stato solo con lo spogliatoio: Sarri e i compagni), bensì un uomo piccolo, piccolo. Un uomo piccolo che oggi ha anche dimostrato di saper imitare i pappagalli. Ha imparato in questo periodo quanto gli è stato suggerito e si è presentato in conferenza a Torino. Subdolo lo è stato quando, parlando due volte di De Laurentiis, ha detto: “Non potevo restare con lui un minuto in più” e poi ha aggiunto con linguaggio poco chiaro (diciamo così…) “Non posso parlare di più”. Ovvero, se parlassi sarebbe ancora peggio per De Laurentiis. Per far pensare e immaginare alla gente quali verità inconfessabili. E’ il modo peggiore di comportarsi come uomo: sputare nel piatto dove si è mangiato sino a qualche ora prima, dire e non dire, nascondersi per un lungo periodo, raccontare la favoletta delle riunioni in famiglia quando lui aveva già deciso, era già rimasto affascinato e si era già promesso alla Vecchia Signora, aveva poi fatto le visite mediche di nascosto a Madrid.
Higuain ha confermato tutto quanto io ho scritto e detto nell’ultimo mese sulla sua valenza umana. Non ha fatto una sola telefonata a Sarri, l’uomo che l’ha trasformato e l’ha migliorato come calciatore, per paura che il suo sì alla Juventus sarebbe diventato ufficiale prima di quanto gli aveva ordinato di fare la Juve? Ha dimenticato le aspre (condivisibilissime) critiche e accuse lanciate dal padre e dal fratello contro la Juventus e ha deciso di andare a indossare quella maglia. E’ vero che nel calcio ne ho viste di cotte e di crude, ma qui siamo a livelli non prevedibili. Non bastasse, fa la conferenza e attacca De Laurentiis rovesciandogli addosso tutta la colpa del suo sì alla Juventus. Ma chi può credere a uno come lui? Prende i soldi, tanti soldi da De Laurentiis e poi gli lancia, come aveva già fatto il fratello, fango addosso, sperando che i tifosi lo perdonino e se la prendano solo con il presidente che, a mio avviso, è anche nel mirino della stessa Juventus. E lui va a giocare nella Juventus.
Il modo migliore per togliersi di dosso le responsabilità è quello di trasferirle ad altri. Caro Higuain, nessuno le può credere al di là se stima o meno De Laurentiis che voleva offrirle (lo so per certo al di là di quanto verrà raccontato) molto di più di quanto ora lei percepirà dalla Juventus.
E’ stata solo SUA la scelta di andare alla Juventus. Nessuno l’ha incitata a trasferirsi. Non è certo al mille per mille che lei vincerà in Italia e in Europa, che ripeterà i 36 gol, che tutto andrà sempre bene. Le possibilità, per la verità ci sono, ma poi può capitare che un campionato venga vinto dallo Schalke 04, dall’Atletico Madrid o dal Leicester.
Ho letto che lei si è sempre ispirato a Del Piero. Strano che lei non l’abbia mai detto quando era a Napoli e giocava nel Napoli. Che cuor di leone! Tra l’altro, Del Piero non ha sputato nel piatto dove ha mangiato. Comunque, sappia che non credo ad una sola parola di quello che ha detto oggi. Perché? Ha fatto il pappagallo, ha fatto di necessità virtù, ha già giocato a parole la prima partita per la Juventus e spesso la Juventus ha vinto con aiuti resi evidenti dalle telecamere. Le sue parole sono solo un autogol. Come fa a dire che la Juventus è una grande famiglia se vi è appena entrato?
Ancora: difficile credere ad un uomo che salta di gioia come un bambino sotto la curva dopo i 36 gol segnati (non sapeva del pessimo rapporto con ADL?) e poi sceglie di indossare i colori del nemico numero 1 della città sportiva? La città che lui cantava e difendeva sotto la curva nel “Giorno all’improvviso”. A tal proposito, perché ha glissato, non ha risposto oggi ad una precisa domanda: la trattativa con la Juve è un’operazione nata tempo fa oppure un giorno all’improvviso? Non ha risposto. Significativo. Forse saltava già da bianconero…. Sarà fondamentale sapere da Insigne se aveva sentito Higuain telefonicamente e Higuain gli aveva garantito il ritorno nel Napoli a Dimaro.
Due osservazioni. Perché Higuain non ha giocato a carte scoperte dicendo a De Laurentiis e a tutti: voglio lasciare il Napoli e voglio andare a giocare nella Juventus? Sarebbe stato un atto non condiviso da molti, ma almeno coraggioso. Così facendo, invece, ha gettato fango su De Laurentiis e l’ha messo in difficoltà considerando i giorni che mancano all’inizio del campionato. E non si venga a dire che De Laurentiis sapeva…. Sapeva di andare in difficoltà e gli faceva piacere di soffrire? Ridicoli.
Seconda. Higuain sostiene che non andava più d’accordo con De Laurentiis. Ma perché Maradona è andato sempre d’accordo con Ferlaino? E Ferlaino, che amava il Napoli, “guerreggiò” con Maradona per tenerlo ancora nel Napoli. Ma Maradona non andò alla Juventus. Maradona, l’uomo Maradona non è mai andato nè quando gli hanno offerto un assegno in bianco, nè dopo a indossare la maglia bianconera.
Caro Higuain, le auguro tanta fortuna. Nonostante tutto. Qualche consiglio, però, voglio regalarglielo. Non pensi di dover alzare ancora la voce con gli arbitri: ora la guarderanno con occhi diversi, da affascinati dei colori bianconeri. Stia tranquillo, come stia tranquillo in campo: alla Juventus non consentono che lei bacchetti i suoi compagni per un passaggio sbagliato o per un assist non arrivato. Lei è un pò capricciosetto… Infine, li calci i rigori. Continui a tirarli. Ci vediamo in occasione di Napoli-Juventus. Nel frattempo, Napoli sarà ancora presente tutti i giorni nella sua vita. A Torino ci sono tantissimi napoletani che non vedono l’ora di ringraziarla di persona. Ha fatto tanto per il Napoli ed i napoletani. Pensieri, parole, opere ed… omissioni. Canzoncina a parte.