Gattuso: “Con la Fiorentina ci giochiamo tanto, servono tre punti. Squadra smantellata? C’è già un giocatore che fa le visite per l’anno prossimo”

491


Rino Gattuso parla alla vigilia della sfida con la Fiorentina.

Al San Paolo ci sono tre partite di fila. Rappresentano una grande occasione?

“Pensiamo soltanto alla Fiorentina, mi piacerebbe rispondere in maniera diversa. I numeri non sono positivi in casa. Domani affrontiamo una squadra viva e non è un caso che tenga bene il campo. Corre tantissimo. Domani per noi è una gara importantissima, non pensiamo né alla Lazio, né alla Juventus. Dobbiamo portare i tre punti a casa”.

Servono i gol. Quanto manca per colmare gli ultimi 30 metri?

“Ci abbiamo lavorato ancora poco, la priorità era un’altra. Abbiamo pensato alla difesa e al centrocampo. Ora possiamo sviluppare in che modo migliorare. Non è una questione solo degli attaccanti, gli avversari devono rimanere dietro. La nostra linea difensiva deve permettere alla squadra di giocare meglio. Non c’è un problema soltanto sugli attaccanti”.

Lobotka che tipo di giocatore è?

“Lui e Demme hanno qualità di palleggio. Demme può giocare a due tocchi e fare il vertice basso, Lobotka può fare anche la mezz’ala. Sono giocatori che possono darci grandissima mano. La qualità è aumentata, la palla gira veloce in allenamento. Sono due acquisti importanti. Nessuno ha il posto assicurato, chi merita gioca. A me non piace buttare allo sbaraglio ai miei giocatori, devono ancora capire”.

Questa squadra fa fatica a trovare continuità. Cosa manca ancora?

“Non faccio il mago. Noi analizziamo i dati durante la settimana. Abbiamo cambiato metodologie di lavoro e giocano sempre gli stessi. Può capitare che alcuni giocatori non ne abbiano più. Col Perugia 4 o 5 giocatori non facevano da tempo 90 minuti. Non so quanto ci metteremo. Siamo a 22-23 allenamenti, tra 15-16 allenamenti avremo maggiore continuità a livello fisico e mentale”.

Che tipo di pressione teme per la squadra?

“Mi mancano giocatori importanti, questo è il problema principale. In difesa non ci sono Maksimovic e Koulibaly. Dobbiamo mettere la squadra migliore in campo con la Fiorentina”.

È più importante essere cattivi oppure essere belli?

“Servono entrambe le cose. La cattiveria nello sport è fondamentale, ma non basta da sola. Si possono commettere anche delle sciocchezze. Non si possono fare falli tanto per farne. La cattiveria significa non mollare e aiutare un compagno senza lasciare nulla al caso”.

Insigne è una nota positiva. Quanto può essere importante?

“È il capitano di questa squadra e si deve assumere responsabilità. Sta facendo cose importanti a livello qualitativo. Non dobbiamo parlare dei singoli. Ieri Milik ha detto una cosa che mi è piaciuta tanto. Stiamo provando qualcosa di nuovo e dobbiamo allenarci bene. Questa è la strada giusta. Tutti stanno dando il massimo”.

Che progressi si aspetta domani dal Napoli?

“Dobbiamo essere bravi. La Fiorentina palleggia poco e attacca la profondità. Non dobbiamo dare campo ai nostri avversari ed essere veloci. Dobbiamo essere molto attenti, hanno gente veloce”.

Recupererà infortunati per martedì?

“Non lo so, vediamo. Oggi arriva Maksimovic, Mertens sta già lavorando, su Koulibaly dobbiamo ascoltare cosa ci dice il giocatore. Per adesso nessuno dei tre è a disposizione”.

Demme può dare qualcosa anche a livello di leadership?

“Non è stato facile prenderlo. Ci può stare che commetta ancora qualche errore, ma ha grande personalità e sa tenere il campo. Ha la cattiveria giusta. Lui e Lobotka ci daranno una grande mano”.

Questa squadra ha nelle corde un girone di ritorno da 45-48 punti?

“Pensiamo a Chiesa, Cutrone, Caceres e Iachini. La priorità è domani, ci giochiamo tanto. È più importante del Perugia”.

Gaetano alla Cremonese, che ne pensa?

“Gianluca sa cosa penso. Doveva andarsi a creare un vissuto. Ha grandi doti tecniche e fisiche, ma ha bisogno di esperienza e di giocare. Giocare uno o due minuti non va bene. L’ho sempre stimato. Castrovilli insegna che è fondamentale un percorso”.

Domani non ci sarà Mario Rui. Toccherà a Hysaj?

“Ghoulam ha provato con noi l’altro giorno e ancora non sta benissimo. Non riesce a dare continuità, non è al 100%. Hysaj? Ce ne sono pochi meglio di lui, si sta facendo trovare pronto. Conosce bene certi meccanismi. Per sette anni ha sempre giocato con la difesa a quattro”.

Fabian tornerà a giocare mezzala?

“È un giocatore fortissimo e di grande valore. Secondo me sta facendo bene, può sbagliare qualcosa perché ha un tocco in più, ma esprime grandi qualità. Se vogliamo un giocatore dinamico, non ha queste caratteristiche. Non gioca nel suo ruolo, ma mi piace in questa posizione”.

Cosa ne pensa di Lobotka?

“Sappiamo che tipo di giocatore è, mica siamo pazzi. Può fare anche la mezz’ala ed è diverso da Demme. Il tedesco gioca a due tocchi, Lobotka è un portatore di palla alla Verratti, gli piace sterzare e portare palla. Interpretano il ruolo in maniera diversa. L’ultima partita con il Celta Vigo ha giocato da mezz’ala sinistra”.

La Fiorentina subisce meno tiri di tutti in serie A.

“Dobbiamo creare pericoli con il gioco. Il nostro problema non è andare in ritiro, ma riempire l’area e bisogna migliorare in questo. Creiamo occasioni, ma vanno concretizzate. Siamo la squadra in Europa che ha colpito più pali”.

Come si migliora l’aspetto pensante della squadra?

“Solo con il lavoro settimanale. Ci sono movimenti che devono diventare automatici. Pensare significa questo, non sto offendendo nessuno. Col tempo ci riusciremo”.

Cambieranno le gerarchie tra i portieri?

“Non mi diverto con questa storia. Ho sempre detto che Meret è un patrimonio della società. Ospina ha un vissuto, in questo momento sto andando alla ricerca di questa tipologia di gioco e il colombiano è un po’ più avanti. Meret non si sta neanche allenando con continuità e non si può tuffare. Poi è normale che Ospina sia più avanti perché sto cercando di palleggiare dal basso, poi ovviamente il portiere deve parare”.

La Coppa Italia è un obiettivo?

“Non possiamo trascurare neanche una partita a calciobalilla oppure una gara di tressette a perdere, figuratevi se trascuro la Coppa Italia”.

Ospina ha parlato di quarto posto. È giusto avere un obiettivo importante?

“L’obiettivo è domani. Da tanto tempo diciamo che bisogna vincerne una. La classifica mi fa impallidire. Ospina può dire quello che vuole, ma domani dobbiamo pensare che sia tipo una finale. Non sto facendo nessuna terapia, sto lavorando duramente, ma stiamo calcolando tutto per avere una continuità di lavoro. So bene che fatica stanno facendo. Non vedo una squadra menefreghista oppure giocatori che pensano ad andare via”.

Se li aspettava così i primi 35 giorni al Napoli?

“Senza problemi, non sarei venuto qui. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma so anche che tipo di giocatori sto allenando”.

Mertens e Callejon sono a scadenza. Come li vede?

“Non parlo di contratti. Nessuno di loro due ha bussato alla porta del mio ufficio, se lo faranno, dirò quello che penso”.

Si può ricominciare da Mertens e Callejon l’anno prossimo?

“A me piacerebbe, ma dipende anche da tante variabili. La mia priorità è solo pensare al quotidiano. Sento parlare di squadra smantellata. C’è già un giocatore che fa le visite mediche per l’anno prossimo. Dobbiamo essere obiettivi. Non pettiniamo le bambole, io vedo le squadre italiane”.