Iervolino: “Le vicende di Roma sono di una gravità inaudita: assurdi i colpi di pistola. Non si può scaricare sul Napoli la presunta trattativa: per me non c’è stata”

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Rosa Russo Iervolino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “La vicenda è di una tristezza immensa e allo stesso tempo di una gravità inaudita. Una partita di quel genere doveva essere un avvenimento gioioso, una sfida tra Napoli e Fiorentina, due città importanti. Invece c’è stato un bilancio incredibile, un tifoso del Napoli ferito da un colpo di pistola, altri in gravi condizioni, tra cui pure un Poliziotto. Capisco il tifo acceso, ma c’è una bella differenza con la violenza. Quello che non riesco a giustificare non è la rivalità, ma la pistola. E’ qualcosa di allucinante. Mi turba particolarmente, non so con quale legge si possa cambiare la testa della gente. Bisogna isolare i violenti, non facendone degli eroi: ce l’ho con la televisione che deve dire la verità e non deve costruire l’eroe negativo. Non c’ero a Roma, ma ho gestito altre situazioni di emergenza: è fondamentale la presenza nel luogo per prendere decisioni immediate. Posso dire solo una cosa: i controlli di Polizia all’ingresso di uno stadio devono essere più severi: mi riferisco alle bombe carte, ma anche alla maglietta indossata dall’ultras. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, non si può scaricare sul Napoli la trattativa, tra l’altro negata anche dal Ministro degli Interni. Io credo che non ci siiervolinoa stata. Cosa farei per l’immagine di Napoli? La parola magica non ce l’ha nessuno: io ho ricevuto varie volte i tifosi, abbiamo fatto riunioni in Sala Giunta anche molto accese, quando il futuro era molto nebuloso prima dell’avvento di De Laurentiis. Nel 2004 qualche rischio d’ingerenza della camorra nell’acquisto del Napoli c’è stato e noi in quell’occasione tenemmo gli occhi aperti. Adesso convocherei i tifosi e invocherei l’orgoglio per dimostrare la nostra grande civilità nel sostenere la squadra azzurra”.