Il potere a Milano, i contentini a Napoli

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Domani a Napoli si gioca Italia-Armenia, una partita “inutile” per la qualificazione al Mondiale in Brasile. L’Italia, infatti, ha già acquisito il diritto di partecipare alla manifestazione continentale. Insomma sarebbe stato meglio far disputare l’incontro in uno stadio meno prestigioso del San Paolo. E non mi vengano a dire che poteva essere un match decisivo per andare in Brasile in quanto il girone dell’Italia era sin troppo semplice. E dall’esito scontato. Meglio riportare la Nazionale a Napoli con l’amichevole Italia-Germania di novembre, ma si giocherà, guarda caso, a Milano.

Dicono che a Napoli ci lamentiamo, che siamo vittimisti. Parole vuote di chi tende a sminuire i propri misfatti per continuare a comandare. Così accade da tantissimi anni. La scelta di Napoli-Armenia a Napoli è solo l’ultima di una lunghissima serie di… episodi che hanno penalizzato e penalizzano Napoli e i tifosi partenopei. Sono curioso di vedere se ci sarà anche un contentino per Insigne: si gioca nel suo stadio, quindi gioca se la condizione fisica glielo consente, ma dopo Italia-Armenia, meritandolo come ora, continuerà a giocare, ad essere titolare?

Tanti, troppi gli episodi che hanno macchiato l’immagine del calcio italiano nel tempo. Tanti anni fa, si assegnava lo 0-2 a tavolino (articolo 50) per violenze o intemperanze dei tifosi. Il Napoli subì il provvedimento varie volte. Cito Napoli-Milan 0-2 del 20 dicembre 1970 (razzo esplode a pochi metri dal rossonero Villa che si accascia al suolo) e Napoli-Lazio del 7 gennaio 1979 (razzi esplodono nelle vicinanze di Manfredonia e Pighin che finiscono a terra storditi, poi vengono accompagnati nello spogliatoio). Il Giudice sportivo assegnò in entrambe le occasioni lo 0-2.

La regola rimase in vigore fin quando ad… usufruirne fu il Napoli in occasione di Atalanta-Napoli. Una monetina colpì Alemao: 0-2 per il Napoli. Quelli del Milan si prodigarono per far cambiare la regola e la regola cambiò. Fecero male i calcoli e sbagliarono pensando che lo scudetto lo avevano perso a causa dello 0-2 di Bergamo. Sta di fatto che la regola cambiò!

A distanza di anni, dopo l’episodio del Milan che abbandonò il campo a Marsiglia in Champions perché andarono via le luci e Galliani fece uscire la squadra dal campo sperando nella vittoria a tavolino, riecco il Milan in azione. Nonostante il provvedimento di chiudere il Meazza per Milan-Udinese di sabato prossimo, lo stadio sarà aperto al pubblico in attesa del nuovo regolamento invocato e quasi ottenuto da Galliani e dal Milan.

Dunque, passa il tempo, ma non passa il modo di gestire il potere. Si comandava sull’asse Milano-Torino, si continua a comandare sullo stesso asse. Certamente non è questo il bello del calcio, ma cosa importa. Importa solo decidere, vincere e far soldi. E distribuire qualche contentino…