La denuncia del fratello di Higuain, l’avanzata di Irrati, le resurrezioni a tempo di Bologna, Udinese, Verona…

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VITTORIO RAIO
Da anni vedo e denuncio che la Juventus viene agevolata, che alla Vecchia Signora viene concesso l’accompagnamento (al minimo segnale di qualche problema) e che il Napoli viene danneggiato. C’è chi pensa che io sia di parte (e lo sono), ma quando denuncio quanto avviene mi svesto dai panni di chi ama Napoli e il Napoli, guardo i fatti, scrivo e dico. Fatti che sono sotto gli occhi di tutti, da vedere non da interpretare.
Oggi, noto che anche una persona che è da poco arrivata in Italia, come il fratello di Gonzalo Higuain, sta provando le stesse sensazioni e impressioni che a Napoli proviamo da anni. Dai tempi di Sivori e Altafini, passando per quelli di Maradona, per arrivare a Pechino 2012 sino a Udinese-Napoli. Non c’è del marcio solo in Danimarca…
La Juventus è forte dentro e fuori del campo. Perché trova tante persone che si prodigano per favorirla direttamente o indirettamente? La Vecchia Signora non ha bisogno di cavalieri serventi. In Italia sa vincere da sola. Non è che ora si vuole dare un aiutino anche alla Roma impegnata in un per nulla affannoso recupero?
Alla luce di quanto è avvenuto a Udine, e che ho stigmatizzato pochi minuti dopo la fine dell’incontro ai microfoni di Radio Marte, alla luce dei provvedimenti del giudice sportivo, tra l’altro resi pubblici prima del tempo, ho avuto la conferma che al peggio non c’è mai fine. Puoi fare tutti gli investimenti che vuoi, ma se decidono di ostacolarti, tutto è vano. Se ne rese conto Maradona (“Oggi, mi son sentito mettere le mani nelle tasche…”, mi disse un giorno a Firenze), se ne sta rendendo conto anche Higuain. Il problema è che oggi se ne stanno rendendo conto tanti tifosi in più grazie agli straordinari mezzi televisivi che vivisezionano ogni episodio: quando vedono Bonucci andare verso Rizzoli con fare intimidatorio e minaccioso e quando vedono Irrati andare verso Higuain, pronto a sfruttare una mossa falsa. Mossa che purtroppo arriva. Quelle mani protese in avanti. Mani a proteggersi dall’avanzata di Irrati e invece viste come un atto di violenza (lieve) verso l’arbitro di Pistoia… Anche Cesari ha criticato aspramente il comportamento  e il movimento di Irrati.

Pensavamo ad un testa a testa tra Juventus e Napoli per lo scudetto. Invece, l’unico testa a testa che resterà nella storia di questo triste campionato sarà quello tra lo sfidante Bonucci e il pavido Rizzoli.
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A Bologna si stanno interrogando: ma dove è finito lo splendido Bologna di Donadoni? E’ in serie negativa e pratica un calcio tutto da dimenticare. Forse ho la risposta al quesito: il Bologna per risvegliarsi sta aspettando il 20 aprile quando sarà di scena al San Paolo. Un po’ come ha fatto l’Udinese: squadra morbida, arrendevole contro la Juventus e agguerritissima contro il Napoli e dopo la meritata vittoria ha gioito come se avesse vinto la Champions League. E domenica a Fuorigrotta si esibirà il rinato Verona. Quando sentono odore di Napoli e del Napoli, tutti rinascono a nuova vita. Trovano linfe inaspettate. I casi della vita o del calcio…