Mazzarri: "Ci mancano 6 punti. Il Napoli merita maggiore rispetto"

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Walter Mazzarri come Aurelio De Laurentiis. Appello garbato a Marte Sport Live dopo i ‘torti’ di sabato sera. Il Napoli merita rispetto. La premessa è simile a quella del patron: “Stimo molto Collina, so come prepara gli arbitri”. Ma la sostanza è un’altra: “Mi garberebbe – dice con l’inconfondibile accento toscano – che ci fosse una maggiore attenzione nei confronti della mia squadra, così possiamo giocarcela fino al termine della stagione”. I dati – secondo il tecnico azzurro – sono oggettivi: “Se analizziamo certi errori, certe sviste, ci mancano sei punti. Avremmo potuto sognare qualcosa di più straordinario rispetto a quello che stiamo facendo”. La ricetta è semplice: “Gli arbitri devono allenarsi bene in settimana e applicare il regolamento indipendentemente dalle maglie che hanno di fronte. Non ci deve essere un condizionamento psicologico o come dite voi, una certa sudditanza”. Chiaro il concetto, insomma. Il Napoli non ci sta. “Ma non cerco alibi”. Adesso c’è l’Udinese: “Penso soltanto a questa partita, è una nuova finale. Non sottovalutiamola, hanno un organico per l’Europa. Inutile parlare di obiettivi, continuiamo con questo modo di fare”. Il bicchiere è quasi pieno fino all’orlo: “Sì, perché la prestazione contro il Genoa sfiora la perfezione, ho poco da correggere. L’ho detto alla squadra, se giochiamo sempre così, ci toglieremo parecchie soddisfazioni”. E’ mancato soltanto il gol: “Abbiamo creato occasioni, poi può capitare di sbagliarle. Fa parte dell’imponderabile del calcio”. Qualcosa – però – si può migliorare: “L’ho già detto. C’è bisogno di maggiore serenità al momento di concludere. In area di rigore bisogna rallentare e concludere al meglio”. Neanche il rito scaramantico ha funzionato: “Ci ho provato. Ho tolto la giacca e sono rimasto in camicia”. Niente da fare. Resta un Napoli da applausi. Sesta partita senza subire una rete dagli avversari: “Dipende dal nostro atteggiamento. Lasciamo poco spazio agli avversari ed è questo l’approccio che funziona. Poi cresciamo con il lavoro giornaliero, adesso riusciamo a pressare sui falli laterali avversari”. In molti stanno vivendo un momento straordinario. Paolo Cannavaro su tutti: “Se continua con questo rendimento, ce ne sono pochi come lui in Italia. E sono convinto che il nostro ct Lippi lo guarderà. Ma non parlate d’Europa. Mazzarri non ci casca: “Non è il momento di fare bilanci. L’interpretazione alla partita deve essere come quella di sabato e se ci riusciamo, il campionato sarà straordinario. Noi ci proviamo sempre, ma non è finita. Mancano sedici partite. Proviamoci e vediamo cosa succede. Non sarà facile, adesso ci trattano con il dovuto rispetto, in casa stiamo facendo fatica perché ci concedono poco spazio”. La chiusura è dedicata la mercato. E’ arrivato solo Dossena: “Credevo che si potesse completare l’organico con un giocatore dalle sue caratteristiche. Dossena è importante, aveva bisogno – quando è arrivato – di essere tirato a lucido, ma non dimentichiamo che ha conquistato la nazionale”. Poi niente più: “Non c’erano giocatori superiori ai nostri che potevano essere presi. Inutile comprare tanto per farlo. Le big hanno comprate, ma erano già forti”. L’innesto di qualità sarà Lavezzi: “Speriamo di averlo al più presto possibile. Comunque stiamo facendo bene anche senza di lui e sarà uno stimolo per il Pocho”. Domenica può essere la volta di Dossena titolare: “Gli chiederò le stesse cose di Aronica come applicazione. Spero che abbia un ottimo rendimento”. Solo Napoli, insomma. Altre cose non gi interessano: “La nazionale? Se ne parla quando avrò sessant’anni, adesso sono qui e non penso ad altro. Mi trovo benissimo in questa città”.
(p.t.)