Pazienza è rinato: "A Napoli sto benissimo, mi sento in Paradiso"

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Prezioso. Ai limiti dell’indispensabile. Aggettivi che nessuno avrebbe accostato a Michele Pazienza qualche mese fa. L’analisi del centrocampista ai microfoni di Marte Sport Live è molto lucida: “Onestamente era giusto che prima i giudizi nei miei confronti non fossero sufficienti. E’ stato anche uno stimolo per un lavoro diverso e più proficuo in allenamento”. La trasformazione è radicale: “Sono un giocatore che si applica in base alle mie caratteristiche che sono prettamente difensive”. Intelligenza tattica e grande essenzialità. Michele Pazienza è questo. Il Napoli non può farne a meno. Il lavoro è il suo pane quotidiano. Una vita da mediano, dunque. Quello vero. Un’idea fissa fin da quando era piccolo: “Mi piaceva molto Paul Ince dell’Inter”. Adesso – però – pensa soltanto all’azzurro. Domenica si ritroverà in coppia con Cigarini perché Gargano è squalificato. Qualcosa cambierà: “Ma gli accorgimenti ce li darà Mazzarri non appena avrà fatto le sue scelte. Per quanto ci riguarda, siamo un gruppo valido. Chi è chiamato in causa, dà sempre un contributo importante”. Perché la sfida di Siena diventa fondamentale: “E’ più facile preparare la partita con l’Inter, non dobbiamo andare lì con presunzione pensando di essere una grande squadra senza lottare su ogni palla”. Ma si deve anche segnare: “Finora è stata una questione di centimetri. Ricordo il mio palo con l’Udinese e quello di Fabio con l’Inter. Siamo sfortunati, dobbiamo essere più cinici”. Solo così si conquista un risultato importante: “Siamo lì, adesso non parliamo di obiettivi, continuiamo così con la giusta grinta e la giusta determinazione. Poi potremmo tirare le somme, la strada intrapresa è quella giusta. Adesso pensiamo soltanto alla vittoria di Siena”. Pazienza ci crede. Perché Napoli oramai è casa sua. L’azzurro lo ha conquistato: “Qui sto benissimo, mi sento in Paradiso”.
(p.t.)