Pistocchi: “Il Napoli ha acquisito consapevolezza nell’ultima settimana. Spalletti bada alla qualità del gioco”

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Maurizio Pistocchi parla a Marte Sport Live: “Se il programma di partenza del Napoli era la qualificazione alla Champions League, nel corso della settimana sono successe due cose importanti: l’ottima prestazione sul campo del Leicester, squadra mai facile da affrontare con qualità fisiche e tattiche importanti e la partita di Udine, in cui ho visto una squadra forte in tutte le sue connotazioni: fisicamente, mentalmente, tatticamente. Come sempre succede ora ci sarà grande entusiasmo nella tifoseria ma, come dice un noto televenditore, non sogni ma solide realtà. E il Napoli è una solida realtà. Sono molto soddisfatto del lavoro di Spalletti, ieri il Napoli ha fatto delle cose veramente molto bene. Politano e Insigne sono stati sempre altissimi per costringere gli esterni dell’Udinese bassi. Molina in particolare ha perso di visto Insigne sul primo gol. Sentiamo dire che l’unica cosa nel calcio è vincere e chi vince di solito è un genio, più furbo, più bello, viene autorizzato tutto. Ma la cosa importante in realtà è come si vince e il Napoli ha dato indicazioni. Certo, non bisogna fare voli pindarici, bisogna stare lì e circondare la squadra con affetto, senza mettere troppa pressione alla squadra. Per ora però è tutto molto positivo. Juventus? Come dicevo prima, il vincitore – e Allegri ha vinto tanto – non ha bisogno neanche di parlare a volte perché possiede un’aura di infallibilità. Per me invece conta lo stile nella vittoria. Le squadre di Allegri giocano molto bene in contropiede e hanno difficoltà nella gestione della palla, lui stesso ha detto che avevano giocatori per giocare in contropiede e quando costruiscono, corrono dei rischi. La Juventus ha la forza e l’abitudine, oltre che il carattere, per uscirne. Scudetto? La Juve può infilare una serie di vittorie e tornare però 10 punti di vantaggio dopo 4 giornate sono tantissimi.La cosa che mi ha più imbarazzato di Allegri è stata la conferenza post partita, non puoi buttare addosso la croce ai giocatori, soprattutto se li hai fatti entrare tu. Forse lui sta perdendo un po’ il controllo della situazione. Il tifoso juventino sarà perplesso ma il club ha la forza per uscire da questa situazione e qui si vedranno le capacità di Allegri. Quando nel 2015/2016 la Juventus si trovò a -11 ci fu l’intervento dei calciatori più esperti, tornò a giocare 3-5-2 e vinse lo scudetto”.