Spalletti: “Volevamo restare a +8, ci dispiace aver perso a San Siro. Domani faremo 3-4 cambi di formazione”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con la Sampdoria

Faremo subito un minuto di raccoglimento prima della conferenza.

“Abbiamo parlato prima dell’allenamento a come partecipare al ricordo di Gianluca Vialli e di Sinisa Mihajlovic, quando arriveremo a Marassi. Ci uniremo adesso in un minuto di raccoglimento. Per quanto riguarda Gianluca, ho affrontato la Sampdoria di Vialli e Mancini in amichevole, quando ero all’Entella. Giocammo un paio di partite contro la Samp. Ricordo un contrasto con lui, andai a terra. Mi venne a dare la mano per tirarmi su. E’ un leader e un fuoriclasse senza farlo pesare a nessuno. E’ stato un uomo di grande carisma. Me lo ricordo sempre nella Juventus, è stato uno dei primi attaccanti che pressava alto. In quei momenti non si faceva tanto, è stato un precursore. Lo ha fatto andando in Premier League giocando nel Chelsea. Si è fatto apprezzare come calciatore e come uomo. Abbiamo imparato tanto da lui, per cui grazie Gianluca”.

Cosa ha imparato il Napoli dalla sconfitta di Milano?

“Abbiamo imparato che potevamo avere otto punti di vantaggio, invece ne abbiamo soltanto 5. Abbiamo imparato che è giusto quello che dicono tutti. Una sconfitta ci può stare perché il nostro campionato è positivo, abbiamo fatto molto bene fino a questo momento, ma a noi girano le scatole. E’ giusto che sia così. Non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare. E noi non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio che siamo riusciti ad ottenere. Noi vogliamo andare a giocare le partite contro le squadre allestite per vincere lo scudetto con la stessa voglia e determinazione con cui abbiamo giocato le altre gare. A Milano non le abbiamo fatte”.

Vedremo qualcosa di diverso nelle scelte di domani?

“Non saranno fatte in base alla prestazione, ma erano state già previste prima della partita di Milano. Dobbiamo fare delle valutazioni perché ci saranno tre o quattro cambiamenti in squadra come è giusto che ci sia”.

Quali sono i leader dello spogliatoio?

“Aiuta molto la squadra prendere delle decisioni e avere dei comportamenti. Di questo ne parliamo nello spogliatoio. Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen, sono questi i nostri leader. Va sull’avversario con l’atteggiamento giusto. Sono calciatori forti nel carattere. Mi riferisco ad Elmas, poi ci sono i giocatori più taciturni che sembrano bravi e buoni, quando prendono le stecche. Poi sono calciatori forti. Hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente. Siamo a posto sotto questo aspetto”.

Quali errori avete commesso a San Siro?

“Abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità a Milano all’inizio. Abbiamo sbagliato un paio di volte la costruzioni, poi ci siamo ritagliati occasioni importanti dentro l’area di rigore. Non siamo stati neanche fortunatissimi. L’Inter ha anche difensori fisici e non è stato facile poi recuperare. Noi non siamo contenti della nostra prestazione. Non abbiamo la mentalità della squadra rivelazione.  Ci sarà ovviamente da migliorare le nostre caratteristiche e le nostre qualità nelle prossime partite. La prossima non sarà facile, al di là del modulo. La Samp ha disputato una buonissima prova con il Sassuolo e poi troveremo un ambiente particolare per questa euforia ritrovata”.

C’è stata una grande reazione dei tifosi dopo la sconfitta contro l’Inter. La maturità è un obiettivo importante?

“E’ un segnale che il pubblico ha percepito dall’atteggiamento di squadra. Una partita va analizzata e ci vanno messe tante altre cose. Chi ci critica per la sconfitta, la pensa come noi. Siamo a +5, ma volevamo essere a +8”.

Rrahmani è pronto a ritrovare la continuità?

“L’ho visto bene a San Siro. Ha costruito bene. Sull’episodio del gol è stato molto bravo Dzeko a crearsi quello spazio e poi ci vuole la fortuna che il cross arrivi al punto giusto. Sono molto soddisfatto. Caricarlo di 90 minuti tutti insieme potrebbe essere sbagliato, stiamo facendo valutazioni”.

Quando rivedremo il vero Kvaratskhelia?

“Prima non si riteneva giusto che io dicessi qualcosa per migliorarlo. Il calciatore di grande qualità è un po’ così nella sua costruzione totale. Se non gli riescono quei numeri, diventa facilmente uno sotto osservazione. Secondo me non ha fatto malissimo. E’ entrato dentro l’area per ritagliarsi uno spazio. Andiamo a giocare le prossime partite fiduciosi che rimetta in pratica le sue qualità, Ndombele ed Elmas hanno fatto rivedere delle cose buone, quando sono entrati”.

Cosa si aspetta domani?

“Mi aspetto che metteremo in pratica ciò che abbiamo provato nel corso della settimana. E’ ovvio che non saremo sempre al top”.

Qual è la situazione Bereszynski?

“Aspettiamo l’ufficialità”

Kvarastkhelia potrebbe giocare più dentro al campo?

“Vuole quel pezzetto di campo sull’esterno per sfruttarlo al meglio. Lui sa fare tutto e può giocare in qualsiasi posizione”.