/ Benitez: “Higuain sta bene, ci vuole concentrazione per tutta la gara contro l’Empoli. Mi piace l’attivismo di De Laurentiis sul mercato”

Benitez: “Higuain sta bene, ci vuole concentrazione per tutta la gara contro l’Empoli. Mi piace l’attivismo di De Laurentiis sul mercato”

benitezRafa Benitez parla alla vigilia della sfida con l’Empoli?

Come sta Higuain?
“Sta bene, è convocato. Ma dobbiamo valutare se gioca dall’inizio dopo questi due giorni”.

Dopo tre pareggi come sta il Napoli?
“Abbiamo finito bene contro la Sampdoria. Il risultato è stato importante, abbiamo pareggiato in dieci. Vedo il bicchiere mezzo pieno”.

Gli acquisti arriveranno subito?
“L’assenza di Insigne è un problema. Vedo il presidente molto attivo a fare qualcosa, stiamo lavorando con Bigon”

Qual è il rimedio per prendere meno gol in casa?
“La marcatura preventiva è fondamentale. Quindi conta la concentrazione. Secondo me, siamo più equilibrati, abbiamo commesso qualche errore di troppo”.

Qual è il limite di questa squadra?
“Ne abbiamo parlato tanto durante la settimana. Dobbiamo gestire meglio il risultato quando siamo in vantaggio. E’ importante questo aspetto per capire cosa vogliamo fare. E’ un aspetto da migliorare”.

Mancherà Koulibaly. Sarà un’assenza grave?
“Parlo di fase difensiva in generale che deve migliorare. Noi facciamo gol, ma ci manca la concentrazione nel gestire il risultato. La partita con il Cagliari è stato l’esempio più eclatante. Britos, Henrique e Albiol possono gestire bene la situazione domani”.

Il Napoli può fare a meno di Jorginho?
“Quando abbiamo acquistato Jorginho, cercavo proprio un giocatore di questa qualità. E’ andato in difficoltà da trequartista anche per il campo pesante e quindi dobbiamo gestire pure lui. Alcune volte abbiamo scelto Gargano e David Lopez per essere più compatti, ora abbiamo fiducia nel palleggio e parliamo di lui. E’ un elemento dinamico e ci serve”.

E’ un Napoli dai due volti. Come mai?
“Parliamo sempre con i giocatori e facciamo allenamento specifico per gestire le partite. Analizziamo i nostri errori e affrontiamo ogni partita con la fiducia giusta. Se non facciamo tante reti come l’anno scorso, vuol dire che possiamo migliorare la fase offensiva”.

Come sta Mertens?
“E’ a posto, può giocare dall’inizio”.

Mancano dei rigori al Napoli?
“Se questo succede ad un’altra squadra, se ne parla tantissimo. Qui, invece, no e si analizzano sempre i nostri errori. Non cerco scuse, non l’ho mai fatto, ma la situazione è questa. Ci manca qualche punto. Vediamo se alla fine del campionato, la situazione sarà equilibrata”.

Ci sono squadre che hanno un peso politico superiore al Napoli?
“Non ho detto questo. Ma aggiungo che si parla poco quando non abbiamo un rigore, al contrario di altre parti”.

Come sta Zapata dopo il gol a Marassi?
“Questa è una sfida per lui. Duvan è un giocatore  di qualità e di forza. Fa danno alla difesa avversaria. Ora deve riuscirci quando gioca dal primo minuto. Deve dare il 100% sempre, quando viene chiamato in causa”.

E’ tornata la violenza in Spagna. C’è stata una reazione forte dell’Atletico Madrid che ha inibito lo stadio ai violenti. Perché non accade in Italia?
“Sono stato anche in Inghilterra: se uno dice parolacce allo stadio, un poliziotto si avvicina e manda via questo tifoso. Non so perché non succede qua.  La prima risposta deve arrivare dal Governo con una legge, poi tocca alle società gestire certe situazioni. Ora ci proveranno pure in Spagna con provvedimenti più duri e credo sia positivo. Ricordo un’intervista rilasciata da Di Vaio: diceva che non poteva andare in campo con la sua famiglia. Questo è un peccato, il calcio deve appartenere ai bambini”.

Chi vince il Pallone d’Oro?
“Non mi interessa finché non è un giocatore del Napoli…”

E’ contento da quello che sta dando Hamsik?
“Aspetto sempre Marek. Lo vedo allenarsi e conosco la sua qualità tecnica e fisica. Ho parlato con lui tante volte, sa di poter dare di più con maggiore intensità”.

Sarà possibile colmare il gap da Juventus e Roma in questo mercato?
“Provo a dare un messaggio sempre. Sono arrivato al Chelsea e ho fatto 5 milioni di profitto nel mercato. Sono arrivato al Liverpool e le altre spendevano di più, stesso discorso al Valencia. A livello di fatturato e strutture, ci sono quattro o cinque società più forti. Questo non significa che non si possa vincere, ma è più difficile. Dobbiamo stare uniti. Ho grande fiducia nella società e nella squadra per ridurre questo gap. Il monte ingaggi, ad esempio, fa la differenza nel corso della stagione. Noi sappiamo che le altre società possono spendere di più. Siamo il quinto fatturato e dobbiamo avvicinarci lavorando tantissimo. Ma serve tranquillità e non essere sotto pressione ogni settimana. Questo è un errore. Se vogliamo vincere qualcosa d’importante, dobbiamo stare tutti uniti. Ho fatto 82 punti, record della storia del Liverpool, e siamo arrivati terzi, poi 86 e siamo arrivati secondi. Il Manchester United ha fatto meglio. E’ successo lo stesso con il Napoli: nel calcio i soldi contano, vince la squadra che spende di più. Abbiamo una sola possibilità, stare uniti e fare bene le cose. Io ho fiducia, possiamo vincere qualcosa, le critiche non ci aiutano. Sono molto tranquillo, conosco la strada. Mancano pochi punti a fare la differenza. Io al Liverpool avevo 17 milioni di sterline per il mercato, ora con questa cifra non si può prendere nessun giocatore di alto livello. Per ridurre il gap, dobbiamo essere perfetti sul mercato, avere l’ambiente giusto o magari avere un attaccante che segna 35 gol all’anno come Cavani”.

Il Napoli ha dominato a Firenze, la Juventus no. Stesso discorso anche con la Roma. Questo aumenta i rimpianti oppure la stima nella squadra?
“L’ho detto prima. Ogni partita deve essere la più importante. Non voglio parlare della classifica. E’ la chiave per avere la mentalità giusta. Dobbiamo ancora crescere. Con l’Inter, dovevamo vincere ad esempio. Ho fiducia che la squadra possa fare bene. L’ho detto anche ai ragazzi: con la Samp abbiamo mostrato in mezz’ora intensità e carattere. Dobbiamo farlo sempre”.

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