/ Conte: “Sono preoccupato, non sono entrato nei cuori e nella testa dei calciatori, non voglio accompagnare un morto”

Conte: “Sono preoccupato, non sono entrato nei cuori e nella testa dei calciatori, non voglio accompagnare un morto”

Calcio Napoli News: il tecnico degli azzurri commenta la brutta sconfitta col Bologna mostrando preoccupazione e un lieve velo di rassegnazione.

 

“C’è qualcosa che non va”

“Sono preoccupato, c’è poco da dire. Una squadra che viene indicata come protagonista assoluta che perde cinque partite… C’è qualcosa che non sta andando per il verso giusto. Non dobbiamo dimenticare – ha detto Conte a Dazn –  che due anni fa dopo uno scudetto vinto siamo arrivati decimi. Non è stato di grande insegnamento. Dall’oggi al domani il brutto anatroccolo non diventa cigno. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di assoluto valore, quest’anno stiamo lavorano ma dobbiamo chiederci come, se lo stiamo facendo, con entusiasmo, con la voglia di rivincita dell’anno scorso o crogiolandoci”.

 

“Non sto facendo un buon lavoro”

“Sicuramente è cambiata l’energia, non c’è l’energia positiva dell’anno scorso. Non è da oggi, lo sanno bene i ragazzi come la penso, mi dispiace di non riuscire a cambiare questa energia in questi tre mesi. Mi dispiace, significa che non sto facendo un buon lavoro o qualcuno non vuole sentire. Il Bologna sicuramente ha avuto più energia, quello che dispiace constatare è che loro avevano più energia, voglia ed entusiasmo. Mi dispiace, ma ci deve far riflettere. È la quinta sconfitta che subiamo, c’è da fare riflessioni che ho già fatto insieme a loro. Loro hanno giocato giovedì e sembravano avvelenati. Abbiamo fatto il compitino fino al gol, poi ci siamo sciolti. L’energia era diversa”.

 

“Non accompagno un morto, parlerò col club”

 

In sala stampa l’allenatore del Napoli ha ribadito alcuni concetti, non nascondendo le proprie responsabilità ed anche un velo di rassegnazione nel non trovare molti spiragli per reagire: “Mi dispiace dopo lo scudetto ritirare fuori lo scheletro del passato del decimo posto, ma dobbiamo riflettere. Ne parlerò di questo aspetto anche col club. Dopo 4 mesi, ripeto, facciamo il compitino e non c’è ancora quella alchimia, quella positività, quella voglia di combattere tutti insieme, andare oltre l’ostacolo e metterci il cuore, che c’era l’anno scorso. Questo mi dispiace, perchè non so se riusciremo a cambiare queste cose. Quando si parla di campo, tecnica e tattica, è un discorso, poi vedi delle cose e mi dispiace, perché significa che non sto facendo un buon lavoro. Perchè significa che quest’anno non sono entrato nelle teste e nei cuori dei giocatori, E’ giusto che il club lo sappia e già lo sa. Qualcosa bisogna fare, perché non c’è da accompagnare un morto, io morti non li voglio accompagnare, questo deve essere chiaro. Se abbiamo voglia tutti insieme di fare qualcosa e rimetterci in carreggiata bene, altrimenti qualcuno si deve prendere le responsabilità. Io sono il primo eventualmente a prendermi responsabilità”

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