Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Ho conosciuto personalmente Berlusconi in occasione di Milan-Parma per la Supercoppa del 1999. Lui disse: “Lei è quello che ci ha fregato Di Vaio”. È stato un italiano che ha saputo fare tutto, comunicazione, televisione, politica e calcio. Sull’allenatore del Napoli mi sembra di vedere un casting hollywoodiano. Oggi il calcio è diverso. Una volta si facevano le cose e poi si dicevano, si agiva sott’acqua. Oggi si dicono prima per pubblicità e poi si va a stringere. È una cosa che non mi trova, è un calcio che non riesco più a capire. Per me il prossimo allenatore del Napoli è Mancini. Tra Sousa e la Salernitana c’è un contratto che prevede una finestra dove l’allenatore possa risolvere il contratto e trovare un’altra squadra. Il presidente del Napoli deve capire che questo non è un film e la panchina azzurra ha bisogno di gente di esperienza. Quindi se non dovesse scegliere Sousa se fossi Iervolino, lo esonererei perché ha mancato di rispetto ai tifosi e alla città di Salerno. Mancini è stato un grande giocatore ed è un allenatore che ha vinto. Se il Napoli prende Klopp e perde Osimhen, Klopp fa peggio di Spalletti. Tutto dipende dai calciatori. Poi se venisse un allenatore come Klopp il Napoli dovrebbe anche creare un management altrimenti Klopp farebbe tutto da solo. E come potrebbe andare d’accordo col presidente? Quindi Mancini è un ottimo nome, come ruota di scorta dico Benitez e terzo incomodo Galtier e penso all’ex allenatore del PSG perché è l’unico che ha valorizzato Osimhen e potrebbe essere l’unico a chiedergli la cortesia di aspettare un altro anno per poi andar via. Perché il Napoli senza Osimhen non può fare niente. Baschilotto non è da Napoli mentre Scalvini si. Tra Sousa e Benitez scelgo il secondo. Tra Sousa e Garcia sempre il secondo. Tra Benitez e Garcia non saprei. Forse Benitez”.