Gattuso: “Col Lecce è una partita trappola, vietato sottovalutarli: sono fortissimi”

648

Rino Gattuso parla alla vigilia della sfida con il Lecce

Si sta riaprendo il campionato. Si può pensare ad un obiettivo?

“Domani c’è una grande trappola. Ci sono 40mila spettatori allo stadio, ma io vedo una partita trappola e non sono frasi fatte. Se domani la mia squadra, non interpreta la partita come abbiamo fatto contro Juventus e Lazio, possiamo andare in difficoltà. Non è un  caso che il Lecce abbia pareggiato con l’Inter e con la Juve: è un avversario che gioca a viso aperto e che ti fa male. Non dobbiamo pensare alla classifica, ma prepariamo la gara mentalmente. Voglio vedere la cattiveria senza sottovalutare nessuno”.

Dopo il Lecce, c’è l’Inter. È ipotizzabile un turnover?

“Penso che in questo momento dobbiamo ragionare semplicemente. Abbiamo quattro difensori centrali, se stanno bene, Di Lorenzo torna al suo posto. Ogni partita si giocano un posto. Abbiamo tre terzini, spero rientri Ghoulam. Anche i terzini si giocano una maglia. È uguale in tutte le posizioni. Koulibaly domani giocherà dal primo minuto, poi vediamo domani”.

Ha sentito De Laurentiis per parlare del futuro?

“Il mio futuro non ha importanza. Ha importanza il futuro del Napoli. Ho un contratto di un anno e mezzo con delle opzioni, il mio obiettivo è quello di pensare ad oggi. Sono orgoglioso di allenare questa squadra, non voglio parlare di altro. Non è la mia priorità. Devo esprimere un gioco all’altezza”.

A Marassi il Napoli ha dimostrato grande carattere

“Se noi non riusciamo a muoverci, andiamo in difficoltà. Dobbiamo creare linee di passaggio ma non dobbiamo impaurirci. Dopo un episodio, ci sta questa sensazione di perdere la sicurezza. Dobbiamo essere bravi su questo e migliorare su questo. Noi prepariamo un certo tipo di calcio. Le decisioni si prendono da squadra. Se non prendi l’eurogol di Quagliarella, può finire in maniera diversa. Ma ci sta e dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni”.

È una squadra un po’ di Gattuso?

“Sono contento di quello che stiamo facendo, poi bisogna raccogliere quello che si fa durante la settimana. Sono contento per come la squadra lavora. Se stuzzichi questo gruppo, recepisce subito. Non dobbiamo perdere giocatori, abbiamo fatto carichi di lavoro pesanti, abbiamo cambiato qualcosa a livello fisico e non solo. Ho avuto grande disponibilità. I complimenti vanno fatti ai giocatori, non a me”.

A centrocampo adesso ha tante soluzioni

“Sono arrivati giocatori funzionali. Mi piace la mezzala che si butta. Elmas perciò ha segnato. Per giocare 4-3-3 bisogna fare determinati movimenti. C’è qualcuno che sta avendo meno spazio, ma serve pazienza. Siamo in tanti, per me è difficile, ma io sono contento di avere queste scelte. Ci vuole serietà. Non racconto barzellette. È il nostro lavoro, io devo fare delle scelte”.

Qual è il problema della sicurezza?

“Dobbiamo pensarla sempre allo stesso modo. Dobbiamo migliorare certi aspetti, per me giocare da squadra significa fare le cose sempre a mille all’ora con una sola testa. Dobbiamo essere collaudati e credere in quello che si fa. Tante volte non diamo continuità, 60-70 minuti di alto livello”.

Fabian e Allan saranno a disposizione con il Lecce?

“Fabian non è al 100%, Allan si allena da 4-5 giorni, oggi lo valutiamo. Voglio mettere giocatori al 100%, ma ce la sta mettendo tutta per recuperare la condizione fisica”.

Cosa pensa della gara con la Fiorentina?

“Abbiamo toccato il fondo in quella partita. Ora ne prepariamo una alla volta, c’è la consapevolezza di essere una squadra forte, ma adesso valiamo 30 punti. Abbiamo fatto i danni, li ho fatti anche io da quando sono arrivato, i danni li ha fatti Lorenzo con i suoi compagni. Quindi non possiamo pensare tra 7-8 partite, la priorità è soltanto il Lecce. Abbiamo riacceso l’entusiasmo in città e questo mi sembra un passo in avanti”.

Cosa ne pensa dei complimenti di Liverani. Come giocherà il Lecce?

“Faccio anche io i complimenti a Liverani, ha fatto un miracolo quando ero a Pisa, si è salvato con la Ternana. È un allenatore preparato e furbo. Sa di calcio e le sue squadre giocano bene. Noi domani non dobbiamo sbroccare e perdere la testa se il Lecce ci palleggerà in faccia”.

È stato decisivo il cambio di Mertens?

“Lo avevo deciso prima del rigore, lo avrei fatto lo stesso. Il 2-2 poteva essere una mazzata, non ho pensato al punto e ho dato un segnale. Ho giocatori che so cosa mi possono dare. Mentalmente sarebbe stata una mazzata difficile. È un dato di fatto che non possiamo sottovalutare il Lecce e non dobbiamo innervosirci. Ci prepariamo per andare a battagliare, rispetteremo il Lecce. Le caratteristiche del Lecce sono conosciute anche dai nostri avversari. Domani questa partita vale più di tre punti”.

Mazzola ha fatto i complimenti a Gattuso

“Mi fanno piacere queste parole. Ma non ci casco, sono da tanti anni in questo mondo e so come funziona. Nella vita non si può piacere a tutti. Devo continuare così, ho la mia idea di calcio e questo lavoro mi diverte. Quando sono in campo, è bellissimo”.

Lei ci crede alla Champions?

“So che è difficile, ma voglio vedere la consapevolezza della forza di questa squadra anche negli occhi dei calciatori. Dobbiamo dare continuità e non dobbiamo avere paura. Tutte le squadre soffrono, non possiamo buttare le partite sulla rissa e sulla caciara, questo aspetto deve migliorare”.

Milik e Mertens sono in alternativa?

“Dipende. Possono giocare anche insieme. In questo momento abbiamo scelto una strada e la proseguiamo. Mertens può fare la prima, la seconda punta e l’attaccante esterno”.

Qual è la paura di domani?

“Quella di sottovalutare il Lecce. Si migliora in allenamento e bisogna mettersi a disposizione del compagno. Siamo usciti fuori da questo momento negativo e adesso dobbiamo continuare. Non abbiamo risolto ancora nulla, i margini di miglioramento sono enormi. Questa squadra vive al centro tecnico, ma deve aumentare ancora”.

Politano può essere un’opzione domani?

“Sì può esserlo, è molto forte. Gioca a piede invertito, è veloce e ha tecnica. È diverso da Callejon, ma abbiamo tante alternative in tutte le posizioni”.

Com’è  entrato nella mente dei calciatori?

“Non ho fatto nulla di speciale. Ho cominciato a lavorare e a dare una direzione assieme al mio staff e alla società. I giocatori si sono messi a disposizione. Non è stato immediato, ma giocare il calcio nostro richiede tempo. Noi costruiamo dal basso e andiamo alla ricerca di determinate cose. Ho commesso anche un errore, potevo fare qualcosa di diverso. Ma non dovevo tornare indietro, ho preferito prendere qualche legnata con la consapevolezza di aver commesso qualche errore, ma non ho scombussolato i miei giocatori. Ci sono delle regole e vanno rispettate”.

Lozano sta facendo dei progressi?

“Sta lavorando, deve continuare così e poi gli devo dare la possibilità. Non ho nulla contro Lozano, so che è un patrimonio della società, so che sta soffrendo. Lozano va provato anche a sinistra, può fare qualcosa. Mi sta facendo vedere qualcosa di diverso. Con il ragazzo ci parlo”.

Chi gioca tra Ospina e Meret?

“Non lo so. Negli ultimi due anni si sono sempre alternati. Da quando sono arrivato io, sembra che io ce l’abbia con Meret. Ha sempre giocato 60% Meret, 40% Ospina. Noi abbiamo tre portieri forti, anche Karnezis è forte. Meret resta un giocatore importante, ma faccio delle scelte”.

Milik non ha le qualità per far salire la squadra?

“Chi lo dice che non possiamo palleggiare 70-80 minuti? Dobbiamo muoverci e creare linee di passaggio. Il problema non è Milik. Dobbiamo stare tranquilli e muoverci. Ci alleniamo per muoverci. Il problema più grande è questo. Milik lega il gioco, ovviamente non ha le caratteristiche di Bierhoff. Noi dobbiamo salire quando la palla arriva a Milik”.

Guarderà la classifica?

“Domani dobbiamo solo giocare con grande umiltà. Domani non affrontiamo il Lecce, ma una squadra fortissima”.