Soviero: “Ho sfiorato il Napoli prima di Iezzo in serie C. Meret? Deve riconfermarsi”

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Salvatore Soviero parla a Marte Sport Live: “Genoa-Napoli? Il Genoa carico per la festa dei 130 anni? In campo vanno sempre i giocatori, le feste lasciano il tempo che trovano, ma lo stadio di Marassi di certo carica i calciatori. Il Napoli sicuramente è superiore ma dopo la sosta e dopo il ko dobbiamo verificare che risposta darà il gruppo in campo. Il Genoa sicuramente è in crescita e non vorrà ripetere la prestazione negativa della prima gara interna con la Fiorentina. Secondo me più che Spalletti l’artefice principale della vittoria dello scudetto è stato proprio il gruppo, i ragazzi che sono andati e vanno in campo. Il Napoli poteva vincere anche l’anno prima: sarà dura ripetersi, le altre si sono rinforzate e il Napoli ha perso il perno principale della difesa. La squadra tatticamente è cambiata, quando era in difficoltà lo scorso anno non si è mai snaturato, vincendo con una prepotenza fisica e mentale. Mi ha lasciato, in tal senso, perplesso la mancata reazione dopo l’1-2 della Lazio. Invece di avere la spinta dai gol annullati ha iniziato a lanciare lungo. Poi c’è quel pizzico di presunzione che deriva dalla vittoria dello scorso anno, ma il campionato è cambiato. Il Milan si è rinforzato molto, anche l’Inter è forte, non credo invece molto nella Juventus. Criticare Donnarumma è paradossale. Oggi leggevo le dichiarazioni di Zoff e sono d’accordo con lui: non si deve esagerare con le accuse a Gigio. Vicario in Nazionale? Deve avere un anno di consacrazione: giocare al Tottenham non è come fare bene all’Empoli. E’ tutta una questione mentale, bisogna saper reggere lo stress e la tensione di une piazza importante: se sbagli a Londra, è diverso. Critiche aspre a Meret? Discorso simile. Alex si deve riconfermare: se quest’anno si riconferma, nessuno può dirgli più niente. Bisogna essere obiettivi e giudicare nel modo giusto un portiere. Il suo limite è quello di non mostrare la sicurezza che, invece, ha. Quando sbaglia, ne risente la gente ed anche i compagni di squadra. Di errori tecnici importanti, però, non ne ha mai fatti. Tuttavia, è sempre in quella dimensione del ‘vorrei ma non posso’. Deve consacrarsi. Se sono mai stato vicino a vestire la maglia del Napoli? Sì. Quando ero in C, avvennero dei contatti con persone vicine al club azzurro, ma alla fine non se ne fece nulla. Era il Napoli di De Laurentiis, con Reja. Prima di Iezzo? Sì, perché poi hanno preso lui. E non hanno sbagliato: era un gran portiere ed un’ottima persona”.