Spalletti: “Koulibaly incedibile, Mertens e Ospina leader. A La Spezia Ghoulam il capitano”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con lo Spezia.

Avete parlato tanto nell’ultimo periodo. Che Napoli sta venendo fuori?

“Secondo me è una domanda alla quale diventa difficile rispondere, se non quasi impossibile. La competitività di una squadra dipende da molti fattori. Ci vuole la capacità di rinnovarsi perché siamo a fine ciclo, c’erano diverse giocatori a scadenza di contratto, altri un po’ avanti con gli anni. Bisogna rinnovare restando competitivi sapendo che nel calcio ci sono giocatori nuovi e ci sono periodi di adattamento. Dobbiamo considerare la capacità di rinnovarsi dei nostri avversari che punteranno alla Champions. È quello il primo obiettivo da raggiungere. Non si parte dalla classifica di quest’anno, ma da zero. Bisogna essere bravi a lavorare. Oltre alle prime sette squadre, bisogna considerare la Fiorentina che ha fatto bene grazie anche al lavoro di Italiano. Il condominio si allarga, bisogna essere molto bravi. Potrebbe esserci anche la possibilità di poter rincorrere e noi lo abbiamo fatto”.

È pronto ad incatenarsi di nuovo per Koulibaly?

“Anche l’anno scorso si parlava di cessioni e non è successo. Se un allenatore ha in squadra Koulibaly cosa deve pensare? Per me ovviamente diventa incedibile. Sono quei calciatori che sono sempre disponibili, quando sale il livello della partita. Si adegua sempre all’avversario. Per me è incedibile: non è facile prendere un altro calciatore più giovane, Kalidou è un leader che ha acquisito in questa città”.

Ci sono punti fermi del nuovo Napoli?

“Mi diventa difficile rispondere pienamente. Ho fiducia nella società e nella direzione sportiva. Avremo bisogno di integrazioni uguali ad eventuali partenti. La Juve, l’Inter e il Milan vogliono vincere il campionato. Ci vogliono qualità da integrare. Dobbiamo trovarli”.

Ha parlato con Koulibaly?

“Sono fortunato, ho la possibilità di starci a contatto in conseguenza di questa dichiarazione specifica del presidente non lo so. La società conosce l’importanza di Kalidou, mi auguro si possa trovare un punto d’incontro. Lui è differente per troppi motivi. Il capitano è quello che ha tutti i requisiti per poterlo fare. Domani lo sarà Ghoulam che gioca, Insigne non parte dall’inizio”.


In quale reparto bisogna aggiungere forza fisica?

“Il discorso è generale. Sono aumentate le verticalizzazioni, c’è da valutare dove intervenire. Sarebbe meglio mettersi al passo con i tempi. Anguissa per noi è fondamentale ma siano tranquilli perché viene riscattato. Ultimamente ha giocato Mertens in coppia con Osimhen, con Anguissa è diverso”.


Ospina e Mertens, cosa accadrà?

“Quello che può diventare pericoloso come fine ciclo dei calciatori, il capitano ha deciso il suo futuro a gennaio, c’era da gestire la situazione nonostante la sua professionalità e disponibilità. Perderli proprio tutti complica un po’ la situazione, ci vogliono anni a creare un leader nello spogliatoio per cui dal punto di vista tecnico se consideriamo Mertens, la storia parla per lui. Stesso discorso per Ospina, hanno esperienza da trasferire nello spogliatoio anche quando non parlano. Ospina non ha bisogno mai di alzare la voce per avere attenzione dei compagni di squadra”.

Di Lorenzo e Mario Rui sono certezze.

“Sì altrimenti cambiamo troppo. Questi due qui non li ho mai messo in discussione. Poi magari serve un terzino sinistro se va via Ghoulam, Mario Rui ha fatto vedere la sua qualità, ha giocato tanto che fanno solo i grandi”.

Vale più Insigne per i napoletani o Totti per i romani?

“Secondo me sono ugualmente due calciatori fenomenali. Sono quelli che fanno sognare i bambini di essere calciatori. Fanno la differenza se sostenuti dal pubblico. Non so se Insigne abbia pensato che svegliarsi a Toronto sia diverso da Napoli. Mi piacerebbe vederlo la prima volta. Sarà lontano dalle sue radici, Napoli ti sta sulle pelle”.


Fabian e Zielinski sono giocatori da cui ripartire?

“Secondo me succederà poco anche quest’anno, contano le tempistiche e gli anni di contratto e non sono neanche adatto, Giuntoli è bravissimo. Non lo so, vedremo”.


Ci saranno novità nello staff?

“Per quanto riguarda il mio staff, Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per pensare a cosa fare. Gli ci vuole dello spazio per la sua famiglia, ha deciso di fermarsi. Decideremo come sostituirlo e poi lo comunicheremo”.


La squadra ha fatto bene con gli avversari fisici?

“Non guardo solo ai risultati, le valutazioni sono tante. La soluzione è quella di tenere palla perché difendersi dentro l’area è rischioso. La fisicità è fondamentale, basta vedere il gol di Darmian, conta poco la tecnica ma la stazza. Lobotka è piccolo ma ha forza, quindi non conta solo la statura. Questo ci serve”.


Cosa ne pensa di Pjanic?

“È uno di quelli che non deve maturare, già lo è. La vedo dura. Il calciatore è fenomenale, sa giocare il corto e il lungo, mette la palla a 40 metri, batte le punizioni. In quel ruolo possiamo stare tranquilli con Lobotka che vede meno lungo”. 

Si sta spendendo per la conferma di Mertens?

“Ho dato il mio assenso anche a lui. È un leader dello spogliatoio. L’ho detto alla società”.

Cosa farà dopo Spezia-Napoli?

“Vado in Toscana a casa mia. Non mi trovo molto nella confusione cittadina, la mia famiglia vive a Milano. Mi fermerei anche a La Spezia, mia moglie è di lì, ma vado in Toscana. Torno a Napoli, non devo portarmi quadri della città fra una decina di giorni. Verrò qui con la famiglia dopo la chiusura delle scuole”.

Per vincere bisogna crescere tutti.

“Mi fa piacere che i tifosi siano venuti allo stadio, il merito è dei giocatori. I napoletani vogliono giocare le partite e stare vicino alla squadra. C’è stato solo un momento di delusione per staccarsi dal troppo amore. Vogliamo fare una bella partita domani anche per mantenere il titolo di miglior difesa. Ho il rammarico di non aver lottato per il titolo fino all’ultimo. In alcuni momenti ho tentato di dare una scossa e di dare iniezioni di stima e di consapevolezza alla squadra. Forse non ci abbiamo creduto fino in fondo e qualche volta siamo andati fuori giri. Vogliamo vincere tutti”.


Sì è ricreduto su Mertens?

“Abbiamo vinto partite anche senza di lui, un giocatore esperto come lui ti dà sempre una mano, poi bisogna pensare all’equilibrio. Mi ha presentato il conto per le volte che non ha giocato, l’ho già detto, per me resta”.

Cosa ne pensa di Osimhen?

“Sono convinto che continuerà a fare molti gol”.

Ha fatto dei nomi a Giuntoli in vista del mercato?

“Abbiamo toccato più tasti, Giuntoli vede gli allenamenti e loro poi fanno delle sintesi per essere pronti da tutte le parti. Meglio andare nella realtà momentanea, i nomi ce li abbiamo pronti, ma non posso dire altro per rispetto dei calciatori. In generale va bene la nostra squadra, bisogna essere pronti. Abbiamo già preso Kvaratskhelia e la società è stata brava”.

Ci dà la formazione?

“Chiedo quello che ho visto durante la settimana. Non ci saranno Ounas e Lozano. Vengono tutti. Zanoli è stato convocato in nazionale, gli facciamo i complimenti, la qualità degli allenamenti è stata importante. Vi dico cinque giocatori: Ghoulam, Zanoli, Petagna, Zielinski e Meret”.