/ Reina: “Due settimane fa eravamo i migliori d’Europa, adesso sembriamo dei brocchi: ritroviamo le nostre certezze”

Reina: “Due settimane fa eravamo i migliori d’Europa, adesso sembriamo dei brocchi: ritroviamo le nostre certezze”

Pepe Reina parla alla vigilia della sfida con il Besiktas.

 Si ricomincia subito.

“E’ importante giocare dopo una sconfitta, io lo avrei fatto già domenica. Vogliamo riscattarci, reagire e dimostrare ancora una volta il nostro valore. Ci vuole equilibrio. Due settimane fa eravamo la migliore squadra d’Europa, adesso sembriamo dei brocchi, dobbiamo ritrovare le nostre certezze”.

 L’anno scorso cambiaste pelle dopo un avvio difficile. Sarà così anche stavolta?

“No dobbiamo solamente fare il nostro calcio. Dobbiamo rialzarci ed essere uniti”.

 Si è discusso tanto di Gabbiadini. Cosa si sente di dire a Manolo?

“Manolo è un grandissimo giocatore, basta. E’ la squadra che deve dargli una mano. Sono convinto che ci darà un grosso aiuto”.

 Dal 70’ della sfida col Benfica, il Napoli ha subito sei reti. Cosa è successo. Siete stati presuntuosi?

“Non credo, forse involontariamente è stato così. Questa squadra è abbastanza umile per capire che non esistono partite facili.  Se non si fanno le cose per bene, si rischia di perdere con chiunque. Sul 4-0 con il Benfica eravamo tutti felici e adesso non possiamo buttarci giù. Siamo fiduciosi e dobbiamo continuare così. La base del nostro calcio è quella di essere una squadra forte difensivamente”.

 C’è il rischio che inconsciamente pensiate più alla Champions?

“Assolutamente no. Vogliamo fare bene in tutte le competizioni, lo vedremo a maggio. Oggi pensiamo al Besiktas e da giovedì al Crotone e non ci sono altri discorsi”.

 Perché si sono smarriti gli equilibri e le certezze?

“Noi abbiamo lavorato in questi giorni per capire cosa stesse succedendo. Abbiamo capito in cosa migliorare e lo faremo in campo. Resta ovviamente tra di noi, giocatori e staff tecnico. Siamo consapevoli e da quattro giorni stiamo andando avanti così”.

 Quanto è contata l’assenza di Albiol in queste gare?

“Non sbagliano solo i quattro difensori, la fase passiva è di tutti. E quando uno non la fa bene, ne risentiamo tutti. Non è una questione di nomi, è l’atteggiamento complessivo che è necessario per non subire gol”.

 Domani farà la presenza numero 150 in Europa. E’ un traguardo importante?

“E’ un traguardo che mi fa vecchio. Scherzi a parte, è un onore. Per un giocatore è davvero importante avere questo orgoglio. Sono in Champions e voglio rappresentare al meglio la maglia del Napoli in Europa. Sono contento e soddisfatto, ma guardo avanti per farne altre 50”.

 Questo traguardo è una responsabilità in più?

“Sicuramente. Avverto questa responsabilità per l’età che ho, per il ruolo in cui gioco, ma anche per una piazza importante come questa. La sento questa responsabilità e quando perdo, faccio fatica a dormire. Comunque sono un privilegiato ed è un piacere giocare con il Napoli”.

 Cosa ne pensa del Besiktas?

“E’ una buona squadra con tiratori importanti e quindi dobbiamo stare attenti per limitare questo tipo di giocate”.

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