/ Sarri: “Preoccupato per la sosta, il Torino è un avversario che crea problemi a chiunque”

Sarri: “Preoccupato per la sosta, il Torino è un avversario che crea problemi a chiunque”

Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Torino.

Lei ha espresso perplessità sulla sosta. Come ha ritrovato la squadra?
“Domani vedremo come siamo rientrati. L’anomalia è il regolamento perché fare una sosta di 17 giorni con 7 giorni di riposo per i giocatori è ingestibile dal punto di vista fisico. E’ difficile poi fare un lavoro vero. Sono sempre della mia idea. Secondo me durante le feste di Natale si deve giocare. La gente ha più tempo libero e può usufruire dello spettacolo. Poi bisognerebbe mettersi d’accordo sulla pausa. Nessuno sport professionistico si ferma per 7 giorni come noi. E’ sbagliato il calendario. I ragazzi sono tornati bene, ma devo valutare la condizione. Dal punto di vista mentale, siamo su buoni livelli. Abbiamo disputato allenamenti con buona intensità”.

Il mercato di gennaio di solito serve a poco. Quest’anno può incidere considerando l’equilibrio?
“L’equilibrio c’è stato fino a questo momento, ma la Juventus sta marciando a livello diverso. Faccio l’allenatore e per quanto mi riguarda l’equilibrio va rotto lavorando di più e meglio”.

Che significato ha secondo lei l’avvento di un allenatore come Zidane al Real?
“Non ne ho idea. Mi dispiace per Benitez, si è trovato a gestire una situazione difficile e ha pagato colpe non sue”.

Avete fatto un punto della situazione sul mercato?
“Mica ci parliamo solo due volte all’anno. Giuntoli sa perfettamente come la penso. Poi si muoverà in base alle direttive della società. Non ho mai fatto un nome, state scrivendo cose non vere. Parlo solo di caratteristiche”.

Quali caratteristiche cerca?
“Queste sono cose che riguardano me e Giuntoli. Non voglio sminuire chi è già qui”.

Punta ad essere campione d’inverno. Potrebbe essere un obiettivo?
“Penso proprio di no. La squadra deve trovare  consapevolezza dalle prestazioni e non dalla classifica che non ha valore adesso. Dobbiamo essere sempre competitivi. La classifica non ci deve inficiare né in positivo, né in negativo. Bisogna concentrarsi sulla prestazione e non sul resto”.

Che tipo di squadra è il Torino?
“Può creare problemi a chiunque. Fa molto possesso palla, in fase difensiva si chiude bene e solitamente aspetta basso gli avversari. Non vorrei incappare nella classica partita dopo sosta. Non dobbiamo alzare i ritmi dopo sessanta minuti. Dobbiamo partire con buona determinazione subito, non è semplicissimo, ma ci possiamo riuscire”.

Cambia qualcosa con Valdifiori al posto di Jorginho?
“Dal punto di vista tattico non cambia niente. Forse Jorginho ha proprietà di palleggio in orizzontale, Valdifiori gioca in verticale. Jorginho ha un impatto fisico maggiore. Stanno giocando entrambi: Jorginho ne ha giocate 13 da titolare, Valdifiori 11. Non credo che cambi molto”.

Quando la partita non si sblocca, possono esserci soluzioni alternative dal punto di vista tattico?
“Possiamo giocare con le due punte e due esterni, ma può essere solo in corso d’opera. Non dobbiamo avere problemi di equilibrio, come accaduto in passato”.

Cosa manca a questo Napoli?
“Il Napoli ha vinto 17 delle ultime 21 partite, credo che ci manchi poco. Di quello che ho visto negli ultimi tre o quattro mesi, c’è poco da migliorare. Non è facile avere questo score, un paio di squadra hanno avuto questo rendimento in Europa. Hamsik è diventato un centrocampista vero e sta facendo partite di altissimo livello. Se potessi, mi darei la certezza di ripetere questi tre mesi”.

Cosa si augura per il 2016?
“Vorrei continuare a divertirmi facendo il mio lavoro. E’ una bella botta di culo, mi ritengo molto fortunato”.

Cosa augura alla squadra?
“Di tirare il 101% delle possibilità e poi vedremo”.

Lei è scaramantico?
“Sì come tutti quelli nel mondo del calcio”.

Cosa si augura per il futuro. Quelli che vanno via, poi non sempre fanno bene?
“Il futuro di Benitez non mi sembra tanto malvagio, è andato al Real e ha un ricco quadriennale. Per quanto mi riguarda, ci incontreremo presto con la società e valuteremo. Il club ha una serie di opzioni di rinnovo in mano”.

Come è cresciuto Albiol?
“Doveva solo ritrovare certezze, ha un passato importante e ha capito subito quello che chiedevo ai difensori. E’ meno appariscente rispetto ad altri, ma guida bene la linea. Per noi è un giocatore importante. Stanno facendo molto bene Chiriches e Albiol”.

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