Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con la Sampdoria.
E’ stata una settimana complicata. Mancini ha accettato le scuse sue e del Napoli. Si mette la parola fine alla vicenda?
“Sono contento che Mancini abbia accettato le scuse, poi c’è poco da aggiungere. La vicenda si chiude e basta. Mi è dispiaciuto passare per razzista e omofobo, cosa che potrei facilmente sconfessare, ma dovrei tirare fuori aspetti della mia vita privata che non voglio pubblicizzare. Sono uno che ha sbagliato e mi sono preso subito le responsabilità, al contrario di come avviene in questo paese”.
Dal punto di vista mentale, la squadra è riuscita ad isolarsi da questa polemica?
“Direi di sì, non ci hanno proprio pensato. La squadra non è stata coinvolta e domani dobbiamo delle risposte dopo la sconfitta in Coppa Italia. Dimostreremo che queste vicende non ci scalfiscono. E’ una partita importante anche per mostrare questa crescita”.
La Sampdoria sarà una squadra arrabbiata. Che insidie ci sono?
“Vale molto di più della classifica che ha attualmente. Le idee di Montella stanno prendendo piede e quindi sarà una gara complicata. Non penso sia una passeggiata andare a Genova, ci ha sofferto pure la Juventus”.
Gli esami non finiscono mai. Questa vicenda dal punto di vista umano cosa le ha insegnato?
“Sono per natura un sanguigno e che vive le cose con intensità e quindi per me sotto tensione diventa difficile moderare. Ma ci devo provare”.
Nel 2016 ci ha abituato a cambiare spesso smentendo l’idea dei titolarissimi. Domani cosa succederà?
“Alcuni giocatori hanno riposato e quindi giocheranno. Questa è la mia idea in vista di domani”.
Domani la squadra che atteggiamento avrà?
“Mi sono fatto condizionare io dai supplementari, come mi capitò con l’Empoli all’Olimpico. Mi ha condizionato troppo con l’Inter, la partita andava aggredita invece di gestirla. Non dovevo pensare ai supplementari. Abbiamo fatto anche una buona partita, poi l’abbiamo persa per qualche episodio. Sicuramente l’infortunio di David Lopez è stato determinante proprio per il mio atteggiamento. Ho sbagliato io, quindi domani ci sarà l’atteggiamento di sempre. Vorrei fare anche le condoglianze a Zuniga, è stato con noi per diversi mesi e poi stasera lo contatterò”.
Il Napoli sta prendendo dei giovani sul mercato. Lei ha grande esperienza con i talenti. Sarà uno stimolo in più?
“A me piace tantissimo lavorare con i giocatori giovani. Sono un libro da scrivere e una carta bianca. E’ particolarmente gratificamente, poi ci sono anche contesti diversi. Ad Empoli era facile perché l’ambiente aveva pazienza e quindi i giovani potevano sbagliare. Bisogna vedere se qui ci sarà lo stesso atteggiamento. Secondo me ci potrebbe anche essere, ma ci vuole grande chiarezza sugli obiettivi nel medio periodo”.
Quali sono gli obiettivi nel medio periodo?
“E’ un anno di costruzione per noi, quindi si possono inserire tranquillamente i giovani sapendo che hanno bisogno di tempo”.
Domani è necessaria un’altra prova di maturità?
“Voglio cattiveria dal punto di vista mentale, così dimostriamo che la sconfitta che l’Inter è stata casuale”.
Cosa ne pensa di Cassano?
“E’ un talento assoluto, avrebbe potuto fare di più. E’ uno dei più forti della sua generazione, probabilmente ha bisogno di certe situazioni dal punto di vista caratteriale. Forse le sta trovando, ho visto un giocatore rigenerato. Per noi è una potenziale minaccia, come tutti i giocatori dal talento immenso”.
Ha paura che la Samp giochi con il 4-1-4-1?
“Lo fanno sempre in fase difensiva, hanno sempre questo atteggiamento. Troveremo questo tipo di situazione, quindi siamo preparati. Troveremo traffico nella metà campo avversaria. Non è una problematica solo nostra, solo il Barcellona riesce ad evitare questo problema”.
Grassi le piace?
“Se non c’è l’ufficialità, non mi metto a parlare di giocatori che sono ancora dell’Atalanta. Mi fa piacere che Reja abbia questa grande considerazione del ragazzo”.
Si è sentito strumentalizzato?
“La strumentalizzazione c’è sempre, inutile nasconderlo”.