Maurizio Sarri in conferenza stampa al termine di Napoli-Bruges.
Difficile ora rinunciare al 4-3-3?
“Difficile no. Basta scegliere altri giocatori e si torna a un altro modulo. Ho visto giocatori esprimersi meglio, ho visto anche un Higuain piuttosto isolato. Ci sono aspetti positivi, ma c’è anche qualche controindicazione”.
Quanto pesava psicologicamente il fatto di non aver vinto?
“Non ho visto nello spogliatoio una squadra triste o sfiduciata, ci mancava continuità. Nelle precedenti partite abbiamo viaggiato a spezzoni, stavolta siamo stati più cattivi, anche se sull’1-0 abbiamo concesso qualcosa agli avversari. Ho visto un Bruges a ritmi molto più bassi rispetto al previsto, forse hanno trovato delle condizioni difficili per loro a livello climatico”.
A che punto è il lavoro su Ghoulam?
“Non l’ho visto in difficoltà. Molto spesso nella prima parte attaccava Diaby, il capocannoniere del campionato belga, e qualche difficoltà può avergliela creata. Ha difeso leggermente meglio rispetto a quanto visto in fase di preparazione. Può far meglio in fase difensiva, ma sta meglio a livello di gamba, di passo e si è visto”.
Insigne e Mertens possono coesistere dall’inizio?
“Insigne può fare benissimo da trequartista e da attaccante esterno. In questa situazione vedo un po’ sacrificato Higuain e lo stesso può dirsi anche di Gabbiadini da attaccante esterno”.
Le risposte offerte dalla squadra contro il Bruges l’hanno convinta a riproporre il 4-3-3?
“Rispetto al 4-3-1-2, il 4-3-3 garantisce migliore copertura in fase difensiva, c’è ampiezza maggiore per i difensori in confronto all’altro schieramento, per il quale ci vogliono centrocampisti adatti ad un certo tipo di lavoro difensivo. La difesa stasera mi ha dato un aiutino, ma già da dieci giorni avevamo deciso che avremmo giocato così. Ad Empoli invece ci voleva un altro tipo di schieramento”.
Il giudizio sulla fase difensiva qual è?
“A livello di organizzazione si può fare ancora tanto, individualmente ho visto ottime cose”.
Jorginho ha scalato qualche altra posizione nella sua classifica meritrocratica?
“A me è sempre piaciuto, sta dimostrando in questo momento di avere una condizione fisica superiore rispetto a Valdifiori. Se sabato sera avrà recuperato al 100%, ne terrò grandissimo conto. Sono stato molto in dubbio anche ad Empoli su chi far partire dall’inizio, ho fatto partire Valdifiori proprio perché eravamo ad Empoli”.
Quanto è soddisfatto della riuscita dello schema del 3-0 di Mertens?
“Non l’ho visto, ero girato, me l’ha raccontato il mio vice. Ma gli schemi li fanno tutti, mica li faccio solo io”.
Quanto è migliorata la condizione fisica?
“Stasera abbiamo fatto bene perché abbiamo accelerato con maggiore velocità. La gestione della gara stavolta è stata anche meno dispendiosa”.
Reina è il vice-capitano.
“Per caratteristiche sue personali è un uomo di grande carisma, un uomo leale ed all’interno dello spogliatoio è sicuramente un punto di riferimento. Mi dispiace in campo sia lontano dai compagni, probabilmente in certe situazioni farebbe comodo averlo nel vivo del gioco. Con lui ho un rapporto molto diretto, ci diciamo spesso che prima o poi litigheremo, ma poi la mattina dopo ci rideremo sopra”.
Ha già pensato a come affrontare la Lazio?
“Al Bruges avevo pensato durante la sosta, stavolta ci sono tante situazioni da valutare. Ora si ragiona a sensazioni, a dati. Molto conterà dai tempi di recupero e dalle condizioni di ciascun giocatore”.
Stasera ha vinto il suo calcio?
“Certo che sì, ho visto scarichi di prima, gioco veloce. In carriera ho vissuto solo due esoneri quando sono subentrato in corsa, qualche idea di calcio ce l’ho anche io”.
