Rafa Benitez commenta la sconfitta con la Juventus e giustifica così il ritardo davanti ai microfoni: “Ho analizzato bene la partita con i miei giocatori e per questo sono arrivato più tardi. Abbiamo iniziato la partita subito con un handicap subendo immediatamente il gol: per un quarto d’ora siamo andati in difficoltà, poi fino a metà ripresa eravamo in palla, poi loro hanno fatto due reti con giocatori fortissimi. Non ho nessuna consolazione perché abbiamo perso, ma qualche persona intelligente sa che la Juve è una squadra forte. Ripeto, siamo andati sotto dopo due minuti, non è facile per nessuno poi: abbiamo mostrato carattere nella ripresa, ma non abbiamo trovato la rete. Se Insigne segnava, raccontavamo un’altra gara. Durante l’intervallo ho parlato ai ragazzi e ho chiesto di più: obiettivamente ci siamo riusciti, ma il risultato è stato negativo. Pirlo? Lo abbiamo lasciato libero, purtroppo nei calci di punizione non è possibile fare altrimenti. Hamsik? E’ un grande campione, ma il calcio non si gioca con uno solo, ma in undici: quando nella ripresa la squadra è migliorata, anche lui ha giocato meglio. Conte? Ognuno ha il suo modo di lavorare, ho allenato in tre paesi diversi, ognuno con la sua mentalità. La pensiamo diversamente, tutto qua. Non volevo punzecchiarlo, ho solo parlato della forza della Juve. I tifosi bianconeri la pensano come me: credo che la nostra squadra sia in crescita, ma la Juve vince lo scudetto da tanti anni e non si può dire che non è favorita. Se io alleno Real o Barcellona dico che voglio vincere. E’ normale dire certe cose: parliamo di un club che ha un fatturato superiore di 100 milioni”.
