Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con il Barcellona.
Che sapore ha la sfida con il Barcellona?
“Ho sempre avuto rispetto per loro. Li ho affrontati sia quando ero al Real Madrid a livello giovanile che quando ho debuttato con l’Extremadura. Non possiamo essere paragonati a loro che hanno un budget di 500 milioni di euro. Noi stiamo crescendo”.
Cosa si aspetta?
“Mi aspetto una crescita da parte della squadra. C’è bisogno di maggiore intensità. Sia noi che loro abbiamo giocatori che hanno disputato il Mondiale. Voglio verificare il nostro livello, ma è sempre un’amichevole come il Psg”.
Cosa farà Higuain?
“Ci ho parlato, ci raggiungerà a Ginevra. E poi vedremo se giocherà o meno. Sta bene dal punto di vista fisico, ha disponibilità e voglia di mettersi in mostra. Questo è l’atteggiamento importante. Dipende da Michu, da Pandev e da Zapata”.
Fellaini arriverà a Ginevra?
“Non parlo di mercato, ci sono tanti i nomi. Magari parlo con il procuratore e con il giocatore, noi sappiamo che magari una trattativa va avanti ma noi dobbiamo continuare a lavorare. Il discorso vale pure per le cessioni. In questo caso è un giocatore del Manchester United, dipende da loro”.
Cosa ne pensa sulle parole di Tavecchio?
“Con la preoccupazione che ho del mercato, non ci ho pensato. Possiamo migliorare questa squadra. Devo pensare al Barcellona. C’è Iniesta, non Tavecchio”.
Come arriverà la squadra al preliminare?
“Stiamo lavorando bene. Ovviamente dobbiamo verificare le condizioni di Higuain, Henrique, Fernandez. Quindi vuol dire che chi c’è in attacco, ad esempio, deve fare di più in attesa di Gonzalo. Non sappiamo ancorrra dove siamo, dipende dalle condizioni di chi è arrivato adesso”.
Ma se arriva Fellaini, fa in tempo ad essere inserito negli schemi?
“Se arriva subito sì, dobbiamo fare la lista Uefa. Questo gruppo al 99% realisticamente sarà in lista Champions.
Luis Enrique ha bloccato Mascherano.
“La porta è completamente chiusa. Ho parlato con Javier e con il suo procuratore. La società gli ha rinnovato il contratto, ha fiducia in lui. Non è stato possibile. Lo sapevo sin dall’inizio. Sono stato l’allenatore di Luis Enrique, abbiamo un buon rapporto”.
Come sta Michu?
“Sta lavorando bene, credo che l’altro giorno abbiamo visto due o tre scatti che ha fatto molto importanti. Di testa è molto forte, sarà soltanto una questione di tempo. Mi piace molto questa possibilità, è diverso”.
Che caratteristiche cerchi a centrocampo?
“Serve la mentalità giusta, ovvero vincere le partita. Devono avere maggiori qualità. Non ha senso fare la pagella quando manca un mese dalla fine. Nel frattempo lavoriamo così e proviamo a cercare il giocatore giusto. Ovviamente ne voglio qualcuno di qualità per migliorare la rosa. Noi abbiamo un po’ di fretta perché abbiamo due partite importanti. Provo a spingere anche con il presidente e vediamo che succede”.
Posso anche cambiare modulo con Fellaini?
“Dipende dai giocatori. Il 4-3-3 può diventare un 4-1-4-1. Ripeto, non sono importanti i numeri, ma dal comportamento dei giocatori. La prova con il 4-3-3 nel secondo tempo con il Paok non mi è piaciuta. Dobbiamo migliorare, ma non ci abbiamo lavorato molto”.