Francesco Montervino parla ai microfoni di Marte Sport Live e replica all’intervista di Gargano: “Mi viene da ridere. Lo stile delle persone si nota anche da queste cose. Io comunque non sono abituato a toccare le persone al di sotto del metro e settanta di altezza. E’ ridicolo parlare di episodi accaduti all’interno dello spogliatoio. Sull’episodio incriminato è bugiardo, non erano i primi sei mesi, ma al suo terzo anno. Erano i miei ultimi dieci giorni a Napoli. Se fossi stato picchiato, non credo che il Napoli mi avrebbe mandato via. Non piacevo al clan sudamericano? Non dirò mai queste cose, aggiungo che abbiamo fatto diventare uomini veramente tutti qui a Napoli, anche chi non era importante. E’ stato possibile grazie a gente che muore per questa maglia come me e Paolo Cannavaro. Aiutavano sicuramente dal punto di vista tecnico, ma abbiamo ingoiato tanti bocconi amari perché il loro comportamento non era sempre idilliaco. Io e Paolo facevamo rispettare le regole. Hamsik? Con tutto il rispetto, quando io ero il capitano, non tutti potevano parlare, soprattutto i ragazzini alle prime armi. Gargano reagì in quella circostanza, ma io non rimasi fermo. Non è vero neanche quello che ha detto su Edo De Laurentiis. Non ho bisogno di aggiungere altro, lasciamo queste pagliacciate a Gargano”.