Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Torino.
L’anno si apre e si chiude col Toro. Che bilancio fa?
“Abbiamo fatto un secondo posto in campionato e il record nel girone di Europa League, poi siamo andati avanti in Champions. Quindi il bilancio è positivo”.
Si affrontano due squadre con il 4-3-3. Quali sono le insidie di domani?
“Le insidie sono nei numeri. Mihajlovic è un grande allenatore. Il Toro ha pericolosità offensiva, quindi la gara ha un alto livello di difficoltà”.
Cosa ne pensa del Real Madrid?
“Al direttore dell’Empoli promisi che prima o poi avrei fatto la Champions. Sarà un piacere giocare con il Real, sarà entusiasmante giocare al Bernabeu contro avversari quasi proibitivi, ma ora stiamo pensando al Torino. Nello spogliatoio abbiamo chiuso il discorso Real dopo 10 secondi, adesso ci sono due gare da affrontare”.
Vedrà Juve-Roma?
“Non m’interessa proprio e non la vedrò neanche. Stasera ci rilasseremo a cena senza lo stress di altre partite”.
Ha ripensato al 5-0 di Cagliari?
“Ho visto un po’ la partita domenica sera e poi sono andato avanti. Si è messa bene e siamo stati bravi ad interpretarla”.
E’ il momento più alto della stagione il successo di Cagliari?
“Dal punto di vista del palleggio la partita migliore è stata quella con il Sassuolo, a Cagliari ci abbiamo messo altre componenti. Probabilmente è stata diversa l’interpretazione mentale”.
Si può parlare di campionato riaperto per il Napoli.
“Pensiamo al nostro campionato, abbiamo disputato buone gare non eccezionali dal punto di vista mentale. Ora serve continuità. Andiamo avanti nel nostro percorso senza fare calcoli. Dobbiamo pensare a crescere dal punto di vista della mentalità. Sembra un percorso facile, ma in realtà nasconde insidie”.
Ha deciso chi giocherà tra Chiriches e Maksimovic?
“Non ancora. Chiriches è più avanti dal punto di vista tattico, Maksimovic ha un grande potenziale e in futuro sarà importante. Vediamo le soluzioni che avremo”.
Che atteggiamento si aspetta da parte del Torino?
“Credo che avranno lo stesso tipo di atteggiamento mostrato nel derby. Non vanno fatti giocare molto perché negli ultimi venti metri sono molto pericolosi”.
Ha qualche rimpianto con Gabbiadini?
“Penso di aver fatto per lui quello che ho fatto per altri giocatori. Poi se si parla di potenziale, il discorso è diverso. Ha un grande potenziale e io mi aspetto che lo tiri fuori. In alcune partite ha mostrato segnali di crescita, proverò ad aiutarlo ancora, ma il resto ce lo deve mettere lui”.
E’ più facile avere lucidità con la rosa ampia?
“La speranza è questa. Forse non siamo ancora in una fase della stagione in cui questo ci può premiare. Non abbiamo ancora una grande stanchezza accumulata, speriamo di arrivare tra marzo e aprile con maggiore brillantezza. Ieri Ancelotti ha detto una cosa di interessante: siamo sicuri che la settimana tipo fa bene a giocatori abituati ad andare in campo ogni tre giorni?”.
Come stanno Mertens, Insigne e Callejon?
“Stanno bene tutti e tre. Mertens ha superato il calo di forma, accusato un po’ di tempo fa, Insigne si sta esprimendo ai suoi livelli, mentre Callejon è stato più costante”.
Il Napoli ha avuto 0 calci di rigore.
“Ce ne hanno tolto uno in corso d’opera: è strano perché siamo la squadra che gioca di più il pallone nell’area di rigore avversaria assieme alla Roma che ha avuto otto penalty. Non so cosa dire. Credo che questo numero sia destinato a riequilibrarsi, c’era capitato nello scorso girone d’andata”.
Le piace Pavoletti?
“Non parlo dei giocatori del Genoa”.
Segnò tre gol in un Empoli-Sassuolo.
“In quell’occasione non mi fu tanto simpatico”.
Le hanno dato fastidio le critiche?
“Non me importa nulla né delle critiche, né degli elogi ricevuti dall’esterno. Si basano solo sui risultati”.
