/ Sarri: “Col Pescara non sarà una formalità. Vogliamo andare avanti su tutti i fronti”

Sarri: “Col Pescara non sarà una formalità. Vogliamo andare avanti su tutti i fronti”

Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Pescara.

 Il Pescara non è una formalità. Condivide?

“E’ la squadra che ci ha messo più in difficoltà nel corso di questo campionato. E l’ha fatto pure col Milan e con la Roma. Non ha raccolto quanto merita, ma tra le formazioni di bassa classifica ha priorità di palleggio e quindi dobbiamo disputare una partita con grande livello d’attenzione”.

 Quando sarà pronto Milik?

“Il ritorno di Milik è puramente teorico: è guarito. Ma per l’efficienza agonistica il passo è piuttosto lungo. Non sta facendo ancora partitelle e penso che abbia da compiere un percorso. Vedremo in quanto tempo riuscirà a mettersi alla pari con i compagni. E’ stato bravo nel seguire il percorso riabilitativo e questo ci fa ben sperare per un recupero contenuto”.

 Maradona torna in città. Le piacerebbe se venisse al San Paolo oppure vorrebbe andare lei al San Carlo?

“Maradona secondo me sta bene dentro uno stadio. L’emozione di vederlo al San Paolo sarebbe superiore piuttosto che vederlo in un teatro. Ha le chiavi dello stadio, è il proprietario legittimo. Sceglierà lui se venire o meno, per noi sarebbe emozionante”.

 E’ contento di quanto sta facendo vedere la squadra?

“Con la Spezia abbiamo cambiato nove undicesimi e siamo rimasti gli stessi nei pregi e nei difetti. Quindi molto probabilmente è colpa nostra, stiamo trasmettendo qualcosa che non riesce ad incidere pesantemente. Dobbiamo evitare un blackout, si tratta di pochi minuti, ma questo può mettere a repentaglio il risultato”.

 E’ giusto dire che questa squadra ha 5-10 anni di futuro luminoso?

“Quando si parla di periodi così lunghi nel calcio, è sempre difficile. Abbiamo giocatori esperti e tanti giovani. Teoricamente il Napoli potrebbe avere un ciclo di qualche anno di buon livello. Questo dipende dalla crescita dei nostri ragazzi più giovani”.

 Ritrova Mertens e c’è anche Pavoletti.

“Pavoletti viene da un periodo d’inattività abbastanza lungo, ha fatto tre allenamenti con noi e dieci minuti nell’ultima partita che erano doverosi. Abbia da fare qualche allenamento con la squadra, è pronto per piccoli spezzoni di partita. Non lo vedo logicamente pronto per andare dentro per novanta minuti”.

 Strinic e Chiriches saranno della partita?

“Strinic ha avuto solo dei crampi e ha recuperato. Vlad ha solo dei piccoli fastidi e lo valuteremo durante la rifinitura”.

 Quanto potrà essere utile Gabbiadini?

“Come sta facendo nelle ultime gare. Per me non è cambiato assolutamente nulla. E’ tenuto in considerazione come gli altri”.

Come ha giudicato la prova di Pavoletti?

“Ha avuto un’occasione importante perché si muove bene dentro l’area. Non ha ancora la gamba così forte, deve ritrovare solidità. E’ un giocatore che deve trovare la condizione per quello che gli è successo negli ultimi due mesi. Ha bisogno di stare bene fisicamente. Facciamolo allenare, in questo momento non è giusto dargli responsabilità. Lo farà quando sarà pronto. Mi sembra un ragazzo di grande professionalità e lo farà molto velocemente”.

 Cosa ne pensa dei Mondiali a 48 squadre?

“Penso che sia un modo di raccogliere voti nelle elezioni Fifa e Uefa. Non ha molto senso”.

 Qual è l’obiettivo dei prossimi mesi?

“Penso che l’unico modo di andare avanti sia quello di preparare le singole partite senza dare troppa importanza al contesto. Noi vogliamo rendere il 101% che è un traguardo straordinario. Non dobbiamo mai guardare oltre, per noi il campionato è il Pescara, la Champions il Real Madrid e la Coppa Italia la Fiorentina”.

 Si aspetta altro dal mercato?

“Babbo Natale è già passato, la Befana pure, quindi non mi aspetto altro”.

 Questa è la città dei sogni. I tifosi possono farlo?

“Possono farlo in base alle sensazioni di questa squadra. Se si parla in maniera strettamente numerica, siamo la quinta forza del campionato, ma non è detto che vogliamo arrivare quinti. In Champions siamo la cenerentola, ma non significa che vogliamo fermarci qui. In Coppa Italia ci sono squadre più forti, ma ci piacerebbe giocare la finale a Roma”.

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