Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con lo Swansea
L’ultimo turno di campionato ha cristallizzato le posizioni in classifica. Cambia l’approccio con lo Swansea?
“No, non cambia niente. Tutte le partite sono importanti. Ora pensiamo a questa e poi c’è il Livorno. Possiamo vincere qualcosa”.
Domani cosa serve?
“Ripeto. E’ necessario un gol regolare più degli altri per vincere la partita”.
Higuain voleva fare di più. Hamsik invece crede che il secondo posto sia alla portata. Con chi è d’accordo?
“Con tutti e due, potevamo fare di più. Certo, dobbiamo vincere le partite, altrimenti la Roma si allontana”.
C’è maggiore egoismo con le piccole?
“No, quando uno fa una giocata e segna, è un genio; altrimenti è egoista”.
Qual è la chiave per battere lo Swansea?
“Gioca un buon calcio, ha intensità. Conosciamo bene gli avversari. Dobbiamo essere concentrati e naturalmente attaccare. Stiamo attenti alle ripartenze. L’intensità potrà essere diversa”.
Secondo Reina, la Premier è più competitiva rispetto alla serie A.
“La differenza è l’intensità. Tutto qui”.
Bisognerà limitare il possesso palla?
“Non farà la differenza. Non sarà la chiave. Noi dobbiamo fare le cose bene con il ritmo giusto. Bisogna essere precisi in attacco e non subire”.
Cosa pensa dello Swansea?
“Lo conosco bene, anche a Liverpool ha giocato come mi aspettavo. Hanno fatto tre reti, ma ne hanno prese quattro ed è molto importante”.
Domani chi la farà la partita?
“Ci proviamo noi sempre”.
Come sta la squadra?
“Non abbiamo problemi fisici. Noi corriamo, lo abbiamo dimostrato anche con la Roma. Non confondiamo questo con gli errori commessi. Dobbiamo gestire tutto comprese le emozioni”.
C’è un problema di mentalità?
“Il primo tempo con il Genoa mi è piaciuto molto, il secondo no. Dobbiamo avere la stessa mentalità e la stessa intensità. Ripeto, dovevamo gestire meglio la gara, sono mancate intensità ed esperienza”.
Cosa serve per il salto di qualità?
“Posso dare garanzie, sicurezze e un’idea di gioco e come gestire la gara. Una squadra nuova ha bisogno di un po’ di tempo. Dobbiamo lavorare in campo”.
Il colore della maglia?
“Non lo so, per me è lo stesso. L’azzurro è un po’ il Napoli”.
Vi siete allenati sui calci di rigore?
“Non ne abbiamo bisogno, lo facciamo sempre”.
A che livello ha il Napoli?
“Non c’è grande differenza tra Callejon, Mertens e Insigne. Dipende dalla partita e dall’avversario. Dopo decidiamo”.
Hamsik tira poco di destro. Come mai?
“Non ha nessun problema, calcia con tutti e due i piedi”.
Farà qualcosa sugli esterni?
“Dobbiamo pensare alle corsie esterne e al centro, altrimenti la coperta resta corta”.
