Pezzotto Sky, pirati o Robin Hood?

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Quante belle energie resistono qui a Napoli. Nonostante la città difficile, tutto scorre come sempre, tra impalpabili alti e profondi bassi, tra produzione creativa, set televisivi e traffico insopportabile, tra i cittadini attivi e l’assedio della criminalità giovanile, tra chi si batte per la legalità e sparatorie minacciose, tra fiorire di letteratura e l’assassinio di un giovane davanti a una discoteca, tra il lavoro serio e quotidiano con le strade pulite dai cittadini e la Villa comunale in assoluto degrado, tra le riflessioni colte e profonde di molti intellettuali e la invivibile situazione del quartiere Vasto a ridosso della Stazione. Tra l’irreparabile agonia dei trasporti e i turisti che affilano, coi loro passi veloci e taglienti, le vie di Napoli. Insomma, la città sembra viva e vivace nonostante infiniti ostacoli e mali mai curati. Ebbene, la bella energia di alcuni giovani e giovanissimi programmatori e sviluppatori napoletani ci riempiono i pensieri sul presente che non c’è e il futuro da costruire tutto e subito. Con una politica scolastica che da queste parti rasenta la pulcinelleria.  Piccoli geni del web crescono, tuttavia già buttati fuori da un’inesistente politica di sviluppo. Ragazzi che oggi, purtroppo, sono costretti al mercato grigio. Sono loro gli ideatori del tarocco tv Sky e Dazn. Rapidi e invisibili ai controlli della legge. Sbagliano sì, ma a noi ci infondono paterna simpatia e tenerezza, soprattutto per quel loro mondo innovativo e remunerativo che qui non è mai esistito, per la lasciva incompetenza di certa classe dirigente. Che dire? Pirati forse sì, ma anche e soprattutto piccoli e ingegnosi Robin Hood.