Reja: “Con Calzona è cambiata la mentalità. E’ stata una grande intuizione del presidente De Laurentiis”

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Edy Reja parla a Marte Sport Live: “Con le vittorie con Sassuolo e Juventus finalmente è arrivata un po’ di serenità . Molto è cambiato nel Napoli, specie in mentalità e nel modo di giocare grazie a Calzona: Ciccio è stato bravo a recuperare il Napoli, a salvare una nave un po’ allo sbando, facendoci rivedere qualcosa della squadra del passato. Prima non era la squadra che eravamo abituati a vedere. Bisogna migliorare ancora, c’è la possibilità di crescere, ma la strada è quella giusta. Quella di De Laurentiis è stata una scelta giusta e lui ha sempre queste intuizioni felici. Quando ho visto e letto che c’era la possibilità di ingaggiare Calzona ho subito pensato che fosse la scelta migliore possibile. Non l’ho consigliato io, col presidente ci siamo sentiti in questo periodo difficile un paio di volte ma l’ingaggio di Calzona è una sua idea, tant’è che quando l’ha fatta mi ha sorpreso positivamente perché non avevo immaginato questa soluzione. Ha fatto una scelta coraggiosa, pensando forse che peggio di come stava andando non si potesse fare. Mazzarri è stato anche sfortunato, avendo avuto una squadra con tanti infortunati. Poi il Napoli ha avuto chiari problemi atletici.  Diciamo che, con rispetto del lavoro di tutti, è stato buttato via un po’ di tempo, un peccato. Questo perchè dopo lo scudetto tutti ci aspettavamo un campionato di vertice, il Napoli è una squadra forte che poteva lottare con l’Inter, non dico per vincere un altro titolo ma comunque me la immaginavo molto più in alto.  Insomma, abbiamo perso 4-5 mesi. Dico “abbiamo” perché mi sento napoletano e provo sempre grande affetto per i tifosi, sono innamorato della città e sono legato alla famiglia De Laurentiis. Con Calzona, ho esclamato: finalmente la scelta giusta! Ma non perché non avessi stima di Mazzarri, però Walter ha una filosofia e un modo diverso di vedere il calcio. Magari su Mazzarri bisogna puntare dall’inizio della stagione in modo che lui conformi la squadra al suo modo di vedere il calcio. Calzona è stato tanti anni con Sarri e anche uno con Spalletti, conosce perfettamente la squadra e il modello di gioco. Ero convintissimo che facesse bene. Questo è l’allenatore che può cambiare il Napoli. Dove si può arrivare? È un po’ tardi, mancano poche partite e non se ne può sbagliare nessuna. Il Napoli deve provare a fare 30 punti in 11 gare . Puoi anche farli per la Champions, perché il Napoli ha un potenziale enorme, però bisogna essere convinti. In tal senso contro la Juve ho visto una squadra convinta, che ha giocato nel modo ad essa più congeniale come ai vecchi tempi. La Juventus haavuto delle palle-gol importanti, ma perché gliele ha concesse il Napoli con qualche errore di disimpegno. Se migliora nell’aspetto difensivo e se si organizza per riconquistare subito la palla con grande intensità il Napoli è destinato a crescere. Calzona lavorerà su certi aspetti, l’ho anche detto che bisogna migliorare e io  sono speranzoso: conosco Ciccio per qualche frequentazione, credo che ci riuscirà e spero anche che rimanga anche oltre questa stagione. Come coniugare il lavoro di CT con quello di allenatore di club? Sono stato in Albania per quattro anni e guidare una Nazionale è qualcosa di diluito, la senti solo in settimana quando ci sono le partite. Con gli Europei è diverso, ma Calzona può farcela. Saprà lui come fare, poi ha anche Hamsik che è un punto di riferimento importante.  Per adesso deve portare il Napoli più in alto possibile: è la speranza di tutti noi tifosi del Napoli. La sfida con Barcellona? Sono convintissimo che con questo nuovo corso il Napoli possa farcela anche in Champions. Calzona lavorerà altri 10 giorni su meccanismi che conosce bene, avendo anche ottima conoscenza della squadra a sua disposizione. Pertanto non inizia da zero, visto che con lui gli azzurri stanno ripassando concetti già conosciuti”.