Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con la Juventus
Domani torna al San Paolo Higuain dieci mesi dopo. Che si aspetta?
“Non m’interessa sinceramente. Higuain è un ragazzo cui voglio bene, ma ha la maglia di un altro colore ed è un avversario. Non m’interessa nulla. Non ho mai detto che passerà una brutta giornata al San Paolo, vogliamo che capiti alla Juventus”.
Ha vinto la panchina d’Oro. Vuole battere Allegri pure domani?
“Non m’interessa battere Allegri, punto alla vittoria contro la Juventus”.
Quali sono le difficoltà della doppia sfida. Quale sarà la più importante?
“La partita più importante è la prossima e quindi penso soltanto a domani. Poi ci concentreremo su mercoledì”.
All’andata lei e Higuain vi siete abbracciati. Ricapiterà? Farà gli onori di casa?
“Prima delle partite purtroppo non ho queste delicatezze. Mi sono accorto di Higuain quando era ad un metro da me. Lui sa che opinione ho di lui e questo mi basta. Non devo dimostrare nulla. Domani è un avversario come tutti gli altri, purtroppo è un po’ più forte degli altri. Lunedì lo vedrò volentieri”.
Come sta Reina?
“Ha questo problemino al polpaccio, ha fatto differenziato tutta la settimana. Per noi è importantissimo, la decisione spetterà a lui. Gli esami strumentali possono essere confortanti, ma ci sono le sensazioni del ragazzo e capire l’efficienza. Ha grande esperienza e ci darà la giusta risposta”.
Qual è la partita perfetta per battere la Juventus?
“Per noi le partite perfette non esistono e facciamo fatica a farle. Abbiamo tratti di gara straordinari e momenti in cui commettiamo errori banali. E’ chiaro che dobbiamo concedere poco. A Torino abbiamo avuto la più alta efficienza difensiva, abbiamo commesso dure errori e li abbiamo pagati. Servono attenzione e applicazione. Dobbiamo essere bravi ad avere una continuità nell’attenzione”.
Chi giocherà?
“Faremo il 3-4-3 anziché 4-3-3. Scherzo ovviamente”.
Ha qualche rimpianto per il campionato?
“Se si valutano i singoli episodi, arrivi alla conclusione che potevi essere più vicino alla vetta. Ma bisogna valutare anche la situazione nella globalità e la Juventus è in vetta da sei anni per forza tecnica, economica e politica. E’ evidente che i bianconeri abbiano qualcosa in più”.
C’è qualcosa che può cambiarle la vita?
“Intendevo qualcosa di filosofico, ma vincere qualcosa dà gusto. E farlo qui sarebbe diverso. L’ho detto pure ai miei giocatori. L’ho sempre detto da quando sono qui. L’ho fatto c on Higuain, ma non si può entrare nella vita di un altro”.
Come stanno gli altri i nazionali?
“Hysaj ha avuto un problema alla caviglia, ma è rientrato in gruppo come Hamsik. I giocatori li ho avuti a disposizione per poco, è sempre una situazione delicata. L’abbiamo pagata l’anno scorso ad Udine, sono situazioni che capitano a 4-5 squadre in ogni campionato, ma non sono semplici da gestire”.
Che significa superiorità politica della Juventus?
“Parlo di rapporti ma anche di organizzazione. L’aspetto più importante è che sono al top dal punto di vista tattico e tecnico”.
Quanto possono cambiare le assenze della Juve?
“Sono due squadre che si conoscono bene. La forza della Juventus è tale a prescindere da chi scende in campo”.
Napoli-Juve sarà trasmessa in cinque continenti. E’ la partita rappresentativa del calcio italiano?
“Credo che non ci sia un miliardo di spettatori, ma sicuramente è una sfida importante. La Juve ha una grande continuità ad alti livelli, il Napoli riesce a starci ed è sicuramente una sfida importante”.
Il risultato di domani inciderà sulla Coppa Italia?
“Sinceramente non penso, a meno che non arrivi un risultato netto da una parte o dall’altra”.
L’anno scorso definì Napoli-Juve un evento. Da poco c’è stato il Real Madrid, può servire a togliere pressione a questa partita?
“La pressione è della Juve. E’ la squadra più forte di tutti. Se parliamo di pressione positiva, è fondamentale averne. I giocatori devono sapere l’importanza di questo appuntamento per il nostro pubblico. Per la città non è una partita normale e la squadra deve dimostrare di averlo capito”.
Se il Napoli vince, il campionato è riaperto?
“Per me no. La Juventus ha perso 14 punti in 29 partite, quindi nelle ultime 10 ne potrebbe perdere 4. E’ praticamente impossibile con una proiezione matematica, ma dobbiamo lasciare un minimo di spazio alla casualità”.