Robinho come Krasic. Ovvero, entrambi hanno simulato, entrambi vanno puniti. Krasic facendo il tuffatore in Bologna-Juve, Robinho facendo credere a tutti di aver ricevuto una manata in volto da Aronica in Napoli-Milan. Per entrambi occorre la prova tv e la successiva squalifica. Giustamente viene osservato: la simulazione di Robinho è pari a quella di Krasic, ovvero entrambi provano a trarre in inganno l’arbitro. Il primo è riuscito ad ottenere un rigore inesistente, il secondo ha provato a far gettare fuori Aronica. Ci ha provato perché… ci ha provato e, magari, perché aveva visto che l’arbitro sino a quel momento era stato sin troppo accomodante con il Milan.
Rizzoli ha confermato di lasciarsi suggestionare da certi colori, da certe maglie, da alcuni nomi e cognomi, dai marchi di alcuni club. E pensare che è un internazionale. Se ci sta il doppio giallo a Pazienza (a mio avviso esagerato il secondo) con successiva espulsione del centrocampista, ci stanno anche tante ammonizioni per quelli del Milan. Dalla manata in volto di Pato a Grava, al fallo di Sokratis su Lavezzi al limite dell’area (gli avesse mostrato il giallo, Rizzoli avrebbe dovuto espellerlo in quanto già ammonito). Ma Rizzoli non ha visto… Ha fatto bene Mazzarri a sottolineare la pessima direzione del bolognese.
In conclusione. Robinho come Krasic va squalificato. Senza usare due pesi e due misure come ha fatto al San Paolo Rizzoli. E Rizzoli va fermato. Nuovamente. Era stato stoppato da Braschi per un mancato secondo giallo a Zaccardo, dovrebbe essere fermato di nuovo per il mancato secondo giallo a Sokratis e per non essere intervenuto in modo consono in occasione della maxirissa che ha visto anche Nesta coinvolto (manata a gioco fermo a Grava). E pensare, lo ribadisco, che Rizzoli è un internazionale…