Ottimo esordio in campionato del Napoli. Un gol da… scugnizzi e tre punti d’oro. Un gol da scugnizzi, quello confezionato da Campagnaro e Lavezzi, e tre punti d’oro sul campo del Cesena dove il Milan, poi diventato campione d’Italia, alla seconda giornata dello scorso campionato beccò un secco due a zero.
Il primo gol. Da marpione, Lavezzi si è “nascosto” alle spalle della difesa del Cesena. Nessuno, ingenuamente, se n’è accorto e lui con la mano ha dettato il lancio lungo di Campagnaro su rimessa laterale. Facile, poi, battere Ravaglia (anche se, poi, al 36′ il Pocho si è mangiato un’occasione più facile su assist di Santana).
I tre gol e i tre punti. Si dice che chi ben comincia… Il Napoli ha iniziato bene sotto il profilo del risultato finale, ma è giusto fare qualche osservazione per quanto riguarda il gioco. La prima: sui calci piazzati De Sanctis corre troppi pericoli. Nei primi minuti gli azzurri hanno rischiato di subire due reti su tiri da fermo. Blocchi, marcature a uomo o a zona: si faccia qualcosa. Giustamente Mazzarri l’ha già fatto notare ai suoi calciatori. La seconda: rischi ancora maggiori e più numerosi, il Napoli li corre sulle ripartenze. Logico per una squadra con spiccate caratteristiche offensive come è capitato anche all’Inter a Palermo, ma aver compagno al duol non scema la pena. Occorre che il centrocampo faccia più filtro, che protegga la difesa, occorre che Inler e Dzemaili (o Gargano) non guardino gli avversari proiettarsi verso De Sanctis, ma che facciano sùbito interdizione, che li seguano, li ostacolino. Essere lenti è pericolossimo. Infatti, a mio avviso non è colpa della difesa, ma è la fase difensiva che deve migliorare. A centrocampo occorre essere più dinamici e tattici per non lasciare praterie dove inserirsi. A Manchester certi errori potrebbero essere pagati a carissimo prezzo. Per l’esperienza e per l’abilità degli avversari che non perdonano.