Date a Mazzarri un asino e in tempi più o meno brevi ve lo farà diventare un cavallo. Se poi doveste consegnargli un puledro di razza, quasi certamente ve lo trasformerà in un campione. Battute ed esasperazioni a parte, anche in questa stagione il tecnico del Napoli sta avendo grandi meriti al di là dei risultati e delle prestazioni, quasi sempre vincenti e convincenti. A tutti i livelli. Non solo il Napoli continua ad essere presente su tutti e tre i fronti (campionato, Champions League e Coppa Italia), ma del Napoli (ottusi e maligni a parte) tutti dicono un gran bene. Una delle ragioni è la seguente: Mazzarri non è bravo, ma bravissimo a sublimare le caratteristiche dei singoli, facendo sì che, poi, le risorse dei singoli si mettano a disposizione della squadra.
Negli anni precedenti già gli era successo con i vari Gargano, Aronica, Pazienza, Grava, Cavani, Lavezzi, Zuniga, Hamsik. In questa stagione, basta dare uno sguardo al rendimento costantemente in crescita di calciatori inizialmente discusssi e che ora stanno dimostrando al meglio il loro valore. Due su tutti: Inler e Dzemaili. Nonostante fossero due nazionali svizzeri e venissero da esperienze in altri club italiani, a Napoli non riuscivano ad esprimersi al meglio. Sotto il profilo fisico e tattico. Mazzarri ha valorizzato ulteriormente le loro virtù calcistiche.
Dunque, al di là dei risultati, delle classifiche, va apprezzato il lavoro quotidiano dell’allenatore toscano che riesce a dare maggiore spessore e qualità all’intero organico messogli a disposizione sublimando le risorse dei singoli. All’insegna del dategli un asino e ve lo trasformerà in un cavallo. Certi opinionisti non si candidino…