Bucarest – Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con lo Steaua Bucarest: “Abbiamo dimostrato una nostra identità di gioco, a prescindere dagli interpreti. In trasferta giochiamo meglio perché troviamo le squadre di casa che lasciano spazio e provano a impostare. Al San Paolo abbiamo fatto fatica perché a volte gli avversari pensano solo a contenerci. Dovremo stare più attenti alla fase passiva quando siamo a Fuorigrotta”. Ma domani c’è Bucarest: “Troviamo un ambiente euforico per l’arrivo di Lacatus che è un idolo, non sappiamo neanche quali saranno le sue scelte. E’ una difficoltà in più. Non so se adotterà il 4-2-3-1, vedremo. Comunque non sarà un problema”. Ci sarà un ampio turnover: “Deciderò poche ore prima della partita. I fattori sono tanti, devo considerare la partita con il Cesena e quella con la Roma di domenica. Finche’ saremo nelle tre competizioni, deciderò in base allo stato di forma. Scenderà in campo la formazione che – al momento – mi darà le maggiori garanzie. Ci saranno dei cambiamenti, se avessi fatto giocare Campagnaro, il suo rendimento magari sarebbe calato. Ha disputato le ultime tre partite. Lo stesso discorso vale per Dossena”. Lo Steaua è temibile: “Grande rispetto, sono veloci e attaccano bene gli spazi”. I giornalisti rumeni chiedono come mai nessuno indossa la numero 10: “E’ stato ritirato in segno di rispetto per Maradona che è un giocatore stratosferico”. Il Napoli adesso si gode un Cavani super: “Sta avendo un rendimento stratosferico, l’ho voluto perché lo conoscevo bene. Mi piace tanto perché corre per la squadra e si sacrifica tanto. In passato ha fatto l’esterno, al Napoli farà sempre l’attaccante puro”. Domani è una partita importante: “Ma il risultato non sarà decisivo per la qualificazione perché siamo capaci di tutto. Ce la giocheremo fino alla fine”.
