Napoli – Giornata intensa di Aurelio De Laurentiis a Napoli. In mattinata ha svolto un vertice con tutta la società. All’Hotel Vesuvio c’erano Andrea Chiavelli, direttore amministrativo, Marco Fassone, direttore generale, Riccardo Bigon, direttore sportivo, Alessandro Formisano, responsabile del marketing e il team manager Beppe Santoro. Il presidente ha parlato di Inler: “La sua prestazione mi è piaciuta molto”. Poi si è soffermato sull’entusiasmo: “Sono orgoglioso, non finisce mai, siamo napoletani e andiamo avanti. Questa situazione mi esalta”. In serata ha ricevuto il premio Città di Napoli, al circolo Tennis Napoli. Si comincia da Maradona: “I miti sono miti, Maradona è stato ineguagliabile. Noi abbiamo iniziato con grande umiltà, prendendoci gli sputi a Martina. Il calcio non è facile, fino ad ora è come se avessimo fatto un viaggio culturale, e la nostra è stata una seconda nascita, perchè Napoli calcisticamente era morta. Ringrazio la stella che mi ha guidato a scegliere questo club. Ero a Capri, e lessi che il Napoli era sparito. Nel 1999 feci un’offerta a Ferlaino di 120 miliardi, l’allora presidente mi fece persino causa. Ora stiamo risalendo: dal 300esimo, siamo al diciannovesimo posto nella classifica mondiale delle squadre, questo conta più degli scudetti, per me è stata una sfida normale, un film a puntate in cui ero in complicità continua con i tifosi per non mettere mai fine al sogno. E non dimentichiamo che da cinque anni abbiamo i conti in utile. L’Inter si identifica solo con una squadra di calcio, così come la Juventus. Napoli si identifica con qualcosa di più a livello mondiale, siamo internazionali di nascita. Non abbiamo bisogno di vincere la Champions, magari la vinceremo pure! La capacità di fare squadra è importante. Spero di essere stato lungimirante col Napoli. Mia moglie disse che ero matto a misurarmi con Napoli, ma io sapevo che i buoni superano i cattivi. Mi hanno proposto di fare il sindaco, ma io devo pensare al Napoli. Ho guadagnato 7 anni di vita col Napoli, ma voglio tornare anche in America. Realizzare un Napoli-Shangai o un Napoli-New York sarebbe bello. Grazie a voi per questo premio che condivido con tutta la città di Napoli, con i tifosi e con la squadra e lo staff tecnico”. Poi De Laurentiis ha parlato anche a margine della manifestazione: “Io non faccio promesse da marinaio. Non ho paura di perdere la Champions anche perchè io avevo parlato di quinto posto, ora ci siamo e tutto quello che verrà sarà in più, e poi perchè devo avere paura io, gli altri sono ancora dietro. Inler? Ma siamo sicuri che poi sia adatto al gioco di Mazzarri? Dovrà recuperare tanti palloni come vuole il mister. Lui è svizzero come mia moglie e quindi non ho nulla contro di lui ma dovremo vedere. Ho offerto 8-9 milioni di euro, può essere che l’Udinese ci stia pensando. La mancata esultanza? Forse voleva proporsi. Mazzarri resterà con noi a lungo, ha ancora tre anni di contratto. Oggi abbiamo parlato del settore giovanile. La riunione è stata incentrata su questo. Vedremo se i ragazzi della primavera potrano giocare sempre a Castelvolturno e poi tutti gli altri potranno avere un campo dove giocare e dove allenarsi costantemente, tutti insieme”.