/ Mazzarri: “Ci aspettano due finali. Il Napoli deve ottenere il massimo”

Mazzarri: “Ci aspettano due finali. Il Napoli deve ottenere il massimo”

 

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida contro la Juventus: “Siamo abituati a giocare partite di livello, questo è il fascino di un’annata di crescita. Ci siamo posti all’attenzione, per noi è diventata la normalità tirare fuori il massimo, questo lo faremo anche domani sera, come è già successo contro squadre forti e titolate”. Mazzarri festeggia la panchina numero 400 della sua carriera: “E’ un bel traguardo, è passato tanto tempo dall’esordio dei professionisti. Ricordo ancora la Primavera del Bologna, successero delle disgrazie in quell’anno, fui messo subito alla prova. Sono partito quasi da zero e sono arrivato al massimo. Mi ha fatto piacere, ho provato un pizzico di emozione”. In palio c’è il terzo posto: “Non ho alcun rimpianto per quanto riguarda la lotta scudetto, ho inculcato nella testa dei giocatori la voglia di ottenere il risultato positivo, ma abbiamo fatto una bella Champions e siamo in finale di Coppa Italia. Era impensabile ottenere di più in campionato, dà fastidio comunque perdere punti come è successo domenica con il Catania. Non siamo stati tanti fortunati in altre partite, ma questo è un discorso fine a se stesso. Ora andiamo avanti, abbiamo due finali in trasferta e dobbiamo continuare a ragionare come abbiamo sempre fatto”. All’andata, la Juve ha rischiato l’imbattibilità pareggiando solo sul finire al San Paolo: “Loro sono cresciuti da quella partita, 29 gare senza una sconfitta è un sintomo di una squadra forte. Ora hanno ancora più consapevolezza, noi non dobbiamo pensare a questo. Concentriamoci sul nostro gioco, poi tireremo le somme al 95′. Evitiamo di subire una rimonta, l’anno scorso non ci era quasi mai successo. Questo è l’aspetto su cui riflettere”. Sul fronte formazione, Mazzarri è chiaro: “Abbiamo avuto una settimana tipo, spero che le energie nervose e fisiche siano state recuperate. Farò le scelte che mi sembrano più giuste. Maggio e Campagnaro stanno bene, il recupero c’è stato. Penso e spero di trovare i giocatori che manderò in campo al top della forma”. La Juve è molto forte sulle palle inattive: “Io e Frustalupi abbiamo valutato tale aspetto. Se si pensa troppo a questa componente, si sbaglia di sicuro. Non siamo una squadra che ha sempre avuto questo problema, è capitato nelle ultime tre o quattro partite. Ci è capitato quando eravamo in vantaggio e inconsciamente e ci siamo rilassati e nella marcatura ad uomo questo è deleterio. Non bisogna mai rilassarsi, finché non siamo sul 3-0 a dieci minuti dalla fine, la concentrazione deve essere massima, altrimenti si rischia sempre. Con il Siena, stesso discorso. Quando pensavamo di aver chiuso il discorso, abbiamo rischiato di riaprire la qualificazione. Dobbiamo cercare di recuperare prima la palla e poi imporre il nostro gioco. Il pressing dovrà partire dagli attaccanti, altrimenti è difficile mettere in difficoltà l’avversario. Pirlo? Quello che farò, lo vedrete domani. Va limitato, ma non sempre le squadre rivali ci riescono: sa bene come smarcarsi, è importante la fase difensiva nel complesso. Non possiamo marcare lui e lasciare liberi Vidal e Marchisio. Non faccio tabelle, voglio arrivare più in alto possibile. Finché la matematica ci dà conforto, dobbiamo provarci. Dopo queste due trasferte, abbiamo un calendario in cui dipendiamo da noi stessi. Dico la verità, non ho digerito ancora quel pari con il Catania. Abbiamo due finali e può succedere di tutto. Ne parleremo dopo queste due partite. Pandev e Dzemaili? Ricordo quando c’era Ulivieri al Bologna, c’era un giocatore che segnava sempre quando partiva dalla panchina. La vecchia guardia non c’entro, le valutazioni sono sempre le mie. Ho il polso della situazione, Pandev è stato bravo con il Catania, Dzemaili quando è stato chiamato in causa, ha giocato bene, ma anche gli altri hanno fatto altrettanto. Deciderò io in base allo stato di forma. L’interessamento della Lazio? Penso alle partite, mi dirà il presidente quando vederci. Ho un contratto fino al 2013 e intendo rispettarlo, la stima dei presidenti avversari fa piacere come professionista, ma finisce lì, io sono legato al Napoli. Sono convinto che la settimana tipo ci abbia aiutato e sono curioso di vedere domani qualcosa in più. Ai ragazzi la situazione ha giovato sicuramente. Sono fiducioso della condizione della squadra. Il pesce d’aprile alla Juve? Il calcio è una cosa seria, voglio solo fare il massimo. Mi dispiace essere uscito dalla Champions e ci sono rimasto molto male, però è anche vero che avremmo perso altre energie. Saremmo tornati da Lisbona e subito dopo c’era la Juventus. Ormai è inutile fare ragionamenti del genere, pensiamo solo al campionato”.

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