/ Dossena: "Ci giochiamo tutto fino al termine della stagione. Vogliamo arrivare in alto"

Dossena: "Ci giochiamo tutto fino al termine della stagione. Vogliamo arrivare in alto"


 
Napoli – Andrea Dossena è l’ospite del salottino di Marte Sport Live: “Abbiamo vissuto grandi emozioni, sono riuscito anche a segnare. Poi sono uscito e il finale è stato incredibile dalla panchina. E’ stato incredibile, ho visto il rigore del 3-3, sul 4-3 mi sono trovato sotto la curva ad esultare. Una giornata fantastica”. Dossena si è sbloccato in maglia azzurra. Il suo gol ha riaperto le speranze: “La barba? Non c’entra niente, dipende dall’umore della settimana. Sembrava una partita storta. Ci siamo trovati sotto 2-0, quando ci siamo rimessi in carreggiata ho pensato che avremmo vinto. Neanche sul 3-2 mi sono demoralizzato. Siamo in corsa a sette giornate dalla fine, la nostra impresa sta avendo risalto e noi siamo orgogliosi e vogliamo andare fino in fondo”. A Bologna sarà tutto esaurito: “Serve qualche biglietto pure a me. Ci saranno tanti tifosi, molti non riusciranno ad esserci e ci dispiace. Noi conosciamo bene l’entusiasmo, la gente trasmette adrenalina. Per me è fondamentale. Il San Paolo? E’ incredibile. Rispetto ad Anfield, forse gli inglesi ci credono sempre. A Fuorigrotta, le curve ci sostengono sempre, gli altri settori si demoralizzano un po’ di più. Comunque domenica lo stadio ci ha trascinato al 2-2. Dico a tutti di stare vicino alla squadra, noi con umiltà e rispetto, vogliamo andare fino in fondo. Non sarà per nulla facile, ma vogliamo arrivare in alto. Temo soprattutto le trasferte di Palermo e Lecce. E’ ancora tutto in discussione e vogliamo fare il massimo”. Dossena è integrato perfettamente a Napoli: “Sono qui da un anno e sono diventato napoletano. Sto benissimo, mi sono integrato, amo la città e la gente”. Dossena gioca diversamente rispetto al Liverpool: “Facevamo un 4-4-2 con Benitez, con Mazzarri i compiti sono altri. Sono fortunato, ho sempre trovato grandi maestri di calcio e ho rubati segreti da tutti. Con Mazzarri, credo di essere al posto giusto, al momento giusto. Conosco bene Malesani, mi ha lanciato in serie A a Verona nel derby contro il Chievo. Ero sempre quello che andava in tribuna, in settimana facciamo un’amichevole con il Cittadella e io sono titolare anche perché non ci sono tutti i nazionali. Poi mi convoca e vado in panchina. Perdevamo 1-0, riusciamo a fare la rimonta sul 3-2. A sette minuti dalla fine, mi fa scaldare. Avevo un po’ di timore, entro e non succede niente”. La forza del Napoli è il gruppo: “Era così già a Folgaria, siamo davvero compatti”. Cavani è protagonista, 25 gol: “L’ho seguito dall’Inghilterra, non avevo mai potuto apprezzarlo. Lavora tanto e ci sprona moltissimo. La sua arma migliore è la fame di vittorie. Vuole arrivare in alto. Proprio come tutti noi, siamo una macchina che non si ferma. Non esiste la perfezione nel calcio, lavoriamo sui nostri limiti e cerchiamo di migliorarli. Lavezzi? E’ un ragazzo incredibile, all’inizio l’ho dovuto un po’ studiare, posso dire che è straordinario”. La società punta sempre in alto: “L’asticella viene alzata ogni anno. Credo che i tifosi possano essere tranquilli, c’è una programmazione seria”. Tanti i tifosi che scrivono mail. Due telefonate in diretta. La seconda è uno scherzo di Gigi Vitale. “Posso sapere perché giochi solo nel primo tempo e nel secondo non fai neanche un passaggio? E’ stato fortunato nel gol, non voleva segnare”. Dossena non se ne accorge: “Sono uno che dà tanto. Non mi sembra che sia così”. Poi lo capisce.

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