Napoli – Aurelio De Laurentiis protagonista all’Unione Industriali, dove ha ritirato il premio ‘Capitani Coraggiosi’ conferitogli dall’Associazione Aziende Storiche Familiari Campane ‘I Centenari’. Il presidente azzurro ha ottenuto il riconoscimento nell’ambito del premio ‘Efesto’, conferito alle aziende e alle persone che contribuiscono allo sviluppo economico della Campania in Italia e nel mondo. “Contro il Lecce e nelle prossime partite mi aspetto un Napoli affamato”, ha detto il numero uno azzurro. “Un Napoli che ha voglia di vincere, di recuperare, anche se sa benissimo che è difficile migliorare quello che già ha fatto. Io la classifica non la guardo e sapete perché? Contro la Juventus, per me, abbiamo vinto 4-3. Abbiamo battuto la squadra più in forma del momento. Hamsik aveva segnato il rigore, poi se tre personaggini si muovono dietro non è colpa sua. Tutti possiamo sbagliare, fatto sta che avevamo segnato quattro gol e la Juve tre”. Dopo il Lecce, incombe la Champions: “Quella dello sceicco era una battuta, un modo per dire: ‘Statevi accort’. Quello che conta è che i nostri non siano già con la testa al Villarreal, o almeno me lo auguro. Oltre a quella gara c’è un campionato da disputare. Cosa mi aspetto? Un Napoli corsaro in Spagna e che faccia 12 punti nelle quattro partite che mancano prima di Natale. Abbiamo la possibilità di riportarci in testa, ci aspettano delle gare alla nostra portata”. Il messaggio ai calciatori azzurri per domani è lanciato: “Cari giocatori del Napoli, affrontate il Lecce come avete affrontato la Juventus. Poi chi scende in campo è relativo. Decide Mazzarri, bisogna far rifiatare qualcuno. Rientra Cavani, vedremo se deciderà di utilizzarlo”. Se il Napoli dovesse far strada nell’Europa che conta arriveranno rinforzi: “Certo. Britos ad esempio, che non abbiamo mai adoperato. Oppure Pandev, che credevamo d’aver perso e invece era solo in progress. Con la Juve ha dimostrato quanto vale. Potrebbe essere lo stesso anche con Donadel. Ecco, magari i rinforzi ce li abbiamo già”. Porte chiuse a nuovi arrivi, dunque, soprattutto se si parla di calciatori di una certa età: “Inzaghi? Ma quanti anni ha, 42 o 43?”. Il modo di fare di De Laurentiis ha colpito in positivo i dirigenti del Bayern: “Ringrazio Rummenigge non solo per aver assicurato che la sua squadra farà il suo dovere contro il Manchester, ma anche e soprattutto per aver detto, da uomo di calcio, che le mie idee lo hanno impressionato. Questo è il complimento più bello che poteva farmi”.