E’ stato sospeso il dibattimento presso la Corte di Giustizia Federale riguardante i ricorsi del Napoli, di Cannavaro e Grava dopo i provvedimenti della Disciplinare. In aula presente pure Aurelio De Laurentiis. Ecco il suo intervento: “Sono qui a rappresentare la mia società perché credo in questa giustizia, anche se dopo la sentenza di primo grado la mia fiducia ha vacillato. Siamo passati dall’essere innocenti a colpevoli, con una penalizzazione da scontarsi in questo campionato. Ho avuto rassicurazioni dai nostri ragazzi, nessun comportamento illecito è stato commesso, nessuna persona ai margini della squadra ha mai proposto nulla. Abbiamno accettato la condanna ma essa è ingiusta e offensiva. Il Napoli è destinatario di un’accusa infamante, noi siamo sempre stati fedeli alla trasparenza, alla pulizia e ad una mortalità specchiata che ci ha sempre contraddistinto. Non siamo per gli accordi sottobanco, per i compromessi con le zone d’ombra. La responsabilità oggettiva va mantenuta, ma non appiattita come è successo nella nostra sentenza. Spero, sono sicuro abbiate la forza e la serenità di giudicare il club e di assolverlo. Ci stiamo giocando il campionato sul campo e solo lì vogliamo misurarci con i nostri competitor. Se ci condannate, perderà credibilità tutto il sistema”. Sono intervenuti, inoltre, i vari legali. Il procuratore Palazzi ha chiesto la conferma della condanna, rimandando alla Corte di quantificarla. La sentenza è attesa in serata.