Se il Napoli denuncia errori arbitrali, si lamenta. Se lo fa il Milan, come nello scorso campionato lo faceva l’Inter di Mourinho, è una protesta.
Ieri, Berlusconi ha parlato di “arbitri di sinistra contro il Milan” e Galliani, sabato sera, ha urlato in tribuna a Cesena avendo il designatore arbitrale Braschi seduto nella fila dinanzi: “Abbiamo investito tanti soldi e un segnalinee rovina tutto. Siamo solo alla seconda di campionato e guarda cosa combinate”. E Braschi ha ascoltato.
Il Napoli, ieri notte, non si è… lamentato. Sta di fatto che c’era un rigore netto per un fallo di Belmonte su Cavani in area. De Marco, il mediocre De Marco, che ha tollerato l’ostruzionismo dei baresi (soprattutto di Gillet, maestro nei rinvii e nel guadagnare tempo) non ha visto. E se ha visto, ha sbagliato. Strano (o no?) che a Torino, alla Juventus, siano stati concessi due gol (Pepe e Quagliarella) entrambi viziati da un fuorigioco. Abbiamo iniziato bene. Pardon, male, malissimo. O meglio ancora, abbiamo iniziato in linea come avevamo chiuso lo scorso campionato.