Al termine di Barcellona-Milan Galliani è andato via stizzito e in silenzio. Hanno parlato Barbara Berlusconi, Adriano Galliani e Zlatan Ibrahimovic. “Match condizionato. La gara è stata decisa dall’arbitro”, ha affermato Barbara Berlusconi. “Un rigore l’abbiamo regalato noi, l’altro, l’arbitro”, ha osservato Allegri. Più caustico e incisivo Ibrahimovic: “Ora capisco perché Mourinho qui si infuria. Se l’arbitro ha fischiato il secondo rigore, allora ne doveva dare uno anche a me. Ma forse l’Uefa vuol far vincere la Champions al Barcellona”.
A nostro avviso, sono giustificate osservazioni considerando quanto è avvenuto in campo: il Barcellona è talmente forte che non ha bisogno di aiuti e aiutini. Però… c’è un però. Proviamo a immaginare: quanto è accaduto al Camp Nou, avviene in Italia, nel nostro campionato. Proviamo a immaginare: il Napoli recita il ruolo del Milan e il Barcellona è la Juventus, l’Inter o il… Milan. A fine partita, il Napoli contesta giustamente l’arbitraggio (quante volte è realmente capitato!). Secondo voi, il giorno dopo, i soliti cronisti da strapazzo o di parte, i soliti stantii opinionisti non parlano del lamento del Napoli di De Laurentiis e di Mazzarri? Invece, dopo Barcellona-Milan sono stati assegnati voti bassi all’olandese Kuipers. Significativo il giudizio espresso dall’autorevole Gazzetta dello sport: “L’arbitro dà l’impressione di stare coi più forti”.
E’ bene che certi potenti italiani imparino la lezione. Probabilmente, in Europa, nel mondo ci sono altri potenti che contano e decidono molto di più rispetto ai potenti italiani che comandano nel nostro campionato e hanno i loro fedeli servitori. Ed è altrettanto bene che certi cronisti italiani capiscano la lezione e rivedano certe posizioni. Se non sono prevenuti o in malafede.