«Il Napoli le partite importanti le gioca sempre meglio». Aurelio De Laurentiis pensa positivo in vista del big match in programma a San Siro sabato, quando il Napoli farà visita all’Inter. «La sfida con i nerazzurri è bella perchè loro hanno ritrovato la luce con un allenatore seguito dallo spogliatoio. E poi Ranieri ha sempre fatto bene. Sarà un incontro da vivere con grande emozione e sono certo che tutti quanti giocheranno con fervore e animo per dar vita ad un match di grande spettacolarità», dice il presidente partenopeo che oggi ha partecipato al convegno sul tema ‘Impresa autentica: fiducia, credibilità e reputazione del sistema Paesè, organizzato in occasione della manifestazione ‘Start Campania Day 2011’ e svoltosi nell’Aula Magna Storica dell’Università Federico II di Napoli. A San Siro, il Napoli non potrà contare su Edinson Cavani. Il bomber uruguayano deve fermarsi per un problema alla caviglia. «Mi spiace per Cavani perchè so quanto gli possa far male non partecipare a questo match. Ma è anche il momento di dare le occasioni a tutti gli uomini della rosa e permettere ai nostri uomini di esprimere il loro valore. Date tempo al tempo, siamo appena all’inizio, poi vedremo a dicembre dove saremo», dice il numero 1 del club. Le due squadre sono reduci da importanti vittorie in Champions League. «Io in Champions tifo sempre per le italiane. Ho tifato anche per il Milan ieri: perchè, vedete, quando vincono gli italiani vinciamo tutti. Significa valorizzare il nostro calcio, i nostri valori», aggiunge De Laurentiis. L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle. «Volare è bello, ma è meglio stare coi piedi per terra e pedalare. Adesso dopo l’Inter avremo quindici giorni di sosta in cui potremo rifiatare e fare il punto della situazione anche perchè è stato un inizio di stagione molto intenso. Fare un cammino parallelo in Champions e in campionato è molto complicato e ci vorrà molta salute, concentrazione e forza», afferma ancora, prima di soffermarsi sull’argomento stadio. «Il San Paolo -dice- non va assolutamente demolito perchè rappresenta la storia del Napoli di Maradona. Bisognerebbe rivisitare tutto il quartiere ma l’operatività dello stadio deve rimanere intatta. Il vero problema del San Paolo è che andrebbe manutentato, ma cercheremo di risolvere la questione gradulamente».
