/ De Laurentiis: "Non vendo Cavani: serve una nuova legge sugli stadi"

De Laurentiis: "Non vendo Cavani: serve una nuova legge sugli stadi"


 
Milano – “Vendere Cavani? E perchè dovrei farlo?”, ha detto il patron della società partenopea entrando nella sede della Lega Serie A a Milano. “È una questione di reciprocità – ha proseguito De Laurentiis all’Ansa – anche io faccio richieste agli altri club, poi mi dicono no o sì. Non è un problema di cifre, è un problema di utilità. È una modalità cafona pensare in una logica mercantile. I club sono società per azioni con finalità di lucro e ognuno le gestisce secondo la propria necessità di bilancio. Noi abbiamo un’amministrazione attenta, cinque anni di bilancio in utile”. De Laurentiis si sbilancia meno su questo finale di stagione: “Sei partite sono tante, può succedere di tutto, è questa la bellezza di questo campionato, che è avvincente. Noi ci concentriamo partita per partita. Il vento del Nord? Le mie dichiarazioni erano relative non a questo campionato ma alla mentalità. Se aprite la Gazzetta dello Sport si parla di Milan, Inter e Juventus. È un problema di provincialismo italiano. Non si vuole capire che la ricchezza dell’Italia – ha concluso De Laurentiis – sta nella sua regionalità. Serve equità, non un concetto leghista. Ma non ho niente contro la Lega Nord, per l’amor di Dio”. De Laurentiis parla anche della questione stadi: “Bisogna far passare la legge sugli stadi – ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, all’ingresso della sede della Lega Serie A a Milano – e bisogna farla finita con questa telenovela di uno squallore senza precedenti. È necessario che il governo prenda coscienza e faccia passare la legge”. Ma non c’è solo la questione stadi: per il patron della squadra partenopea “dobbiamo riappropriarci del calcio scommesse insieme alla federazione, Lega e Coni. E dobbiamo aumentare il gettito a favore del calcio italiano, in modo che possa essere più competitivo. Poi vorrei abolire Europa League e Champions e fare un’unica grande competizione governata dalle Leghe, non dalla Fifa o dalla Uefa”. Sul fair play finanziario, “chi non è nell’Unione Europea – ha spiegato De Laurentiis – potrebbe usare mezzi non consoni per sfuggire alle regole. Quello di Platini è un discorso politico per avere più controllo sui club”.

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