Grazie

Dopo il meritatissimo, vittorioso esordio al San Paolo in Champions, dopo aver preso atto della felicissima posizione in classifica degli azzurri (alle spalle del Bayern, ma dinanzi al Manchester City e al Villareal), ritengo sia il caso di ringraziare quanti hanno consentito al Napoli di rigiocare la manifestazione continentale più importante dopo ventuno anni di assenza.
Grazie alla gente di Napoli. Anche quando la società è fallita, quando la squadra è stata costretta a scendere in C1, il popolo partenopeo ha sempre accompagnato i propri beniamini con assiduità, con calore, con sacrifici. Soprattutto i ragazzi delle curve sempre presenti anche sui campi più difficili da raggiungere. E pensare che erano quelli che stavano subendo l’onta della C1, subendola senza alcuna colpa. La colpa era stata solo ed esclusivamente di quelli che avevano fatto fallire il Napoli con anni di scelte disastrose e autolesionistiche.
Grazie ad Aurelio De Laurentiis che, facendo dimenticare in fretta alcuni imprenditori napoletani che una notte non riuscirono a mettere insieme neanche dieci milioni di euro, arrivò e acquistò il Napoli dalla Fallimentare. In sette anni ha portato il Napoli dalla C1 alla Champions, rispettando le aspettative dei tifosi ed onorandone la passione.
Grazie a Pierpaolo Marino che, da manager e da tifoso del Napoli (da sempre), ha gettato le solide basi per il futuro del club. Le strade tra lui e il Napoli si sono divise. Può capitare, ma non finisce la riconoscenza verso chi ha portato, grazie agli investimenti di De Laurentiis, elementi come Gargano, Lavezzi, Hamsik che nel tempo hanno fatto lievitare il capitale-calciatori e hanno determinato tanti risultati… Qualche errore? Chi lavora sbaglia. Nessuno si faccia maestro.
Grazie a Reja. Tanto bistrattato, tanto criticato, ha lavorato in modo proficuo nel Napoli. I risultati? Quasi sempre a suo favore. Ancora oggi è tra i più felici quando il Napoli vince.
Grazie a Bigon e a Mazzarri. Lavoro oscuro, ma onesto e proficuo quello del ds, figlio dell’allenatore che a Napoli vinse il secondo scudetto del club. Lavoro eccezionale quello del tecnico toscano subentrato a Donadoni che aveva fatto solo danni. Mazzarri ha dato un’anima alla squadra, ha colto risultati straordinari, ha sublimato le caratteristiche di tutti i calciatori, ha fatto salire la quotazioni di tantissimi elementi (Grava, Aronica, Pazienza, Zuniga, Gargano, Lavezzi…). Con buona pace dei denigratori in costante servizio effettivo.
Grazie anche a tutti i collaboratori di Mazzarri. Lavorano in silenzio e bene. Fatti tanti, parole poche.
Grazie a tutti i calciatori. A chi come Grava è nel Napoli dall’inizio e a chi come Fernandez è arrivato solo in avvio della stagione in corso. Chi più, chi meno, tutti in sette anni hanno contribuito a far sì che il Napoli resuscitasse e ritornasse a giocare nel calcio che conta. Nel calcio che i tifosi del Napoli meritano.
Grazie ad Alessandro Formisano che, giorno dopo giorno, ha fatto lievitare gli incassi della società con una politica economica saggia e produttiva nel settore marketing e merchandising.
Grazie a tutti i collaboratori del club che, nei vari settori, con lavoro oscuro quanto prezioso hanno determinato anche fuori del campo la crescita del progetto-Napoli.
Grazie a tutti.

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