Se il Napoli è secondo in classifica con Inter e Milan, se il Napoli ha il capocannoniere del campionato, Cavani a quota 5 con Eto’o, se il Napoli ha il migliore attacco del torneo, 12 reti, come la Juventus, se il Napoli ha una migliore posizione in classifica rispetto alla scorsa stagione (era 12mo con 7 punti), non lo deve soltanto a Cavani, Lavezzi e Hamsik, il trio delle meraviglie, ma all’allenatore e a tutta la squadra. In un giorno di grande soddisfazione per il meritatissimo successo sulla Roma (gli azzurri avrebbero potuto chiudere il primo tempo almeno sul 3-1), mi piace ricordare come stanno giocando Dossena (al momento, non vedo tra gli italiani del torneo un esterno sinistro più forte), Pazienza (lo vedi poco, ma lo sentono moltissimo gli avversari: è straordinario il suo contributo, è un punto fondamentale per il gioco di Mazzarri), Grava (quando c’è si fa rispettare da tutti, anche dai fuoriclasse, poi, sa accomodarsi in panchina disciplinatamente), Aronica (autorevolissima la sua prestazione contro Totti e chi gli capitava a tiro, non disdegnando proiezioni offensive), Cannavaro (pochi errori, moltissimi meriti e già due gol), Maggio (migliora di partita in partita), Campagnaro (quando sta bene, non concede spazi e palloni a nessuno).