Sono molti gli aspetti bellissimi della serata al San Paolo contro il Bayern. Al di là del meritatissimo pareggio, va sottolineato l’apporto eccezionale dei sessantamila agli azzurri. Anche sullo 0-1, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà, Cannavaro e compagni sono stati accompagnati per mano da un calore e da un sostegno unici. Una sola anima, squadra e tifoseria, per tener testa ad un avversario più titolato, più esperto, più forte, un avversario che rispetto al Napoli aveva ascoltato tante volte in più la musica della Champions.
Il Napoli si è battuto a testa alta contro tale avversario, una delle squadre più forti del mondo. Avrebbe potuto perdere, ma avrebbe anche potuto vincere se l’arbitraggio fosse stato più giusto e non avesse avvertito quella sudditanza che gli fa meritare il 2 assegnatogli da Antonio Giordano sul Corriere dello Sport. Era nettissimo il rigore a favore del Napoli per fallo di mani in area di Schweinsteiger (l’arbitro avrebbe anche dovuto espellere il tedesco già ammonito), non lo era altrettanto quello commesso da Cannavaro che tra l’altro era di spalle quando il pallone gli è finito addosso.
Comunque, complimenti al Napoli. Bene ha fatto il San Paolo ad applaudire Mazzarri e la squadra a fine partita. Non dimentichiamo i volti e i pronostici di tutti nel giorno del sorteggio del girone del Napoli con Bayern, Manchester City e Villareal. Il Napoli era la Cenerentola del girone. Il Napoli, sinora, ha ottenuto due pareggi e una vittoria, fermando la marcia del Bayern che aveva messo sotto Villareal (0-2) e Manchester City (2-0).
Guardiamo al futuro della nostra Champions con moderato ottimismo. Aspettiamo di sapere cosa farà il Manchester City in Spagna, aspettando poi di ospitarlo al San Paolo. La lotta per il secondo poto con gli inglesi di Mancini è aperta ed al momento il Napoli ha un punto in più in classifica. Alla vigilia della manifestazione europea nessuno l’avrebbe pronosticato. Ecco perché ritengo che i tifosi siano più maturi, equilibrati e saggi di tanti opinionisti e pseudotali che quando parlano non esprimono concetti, ma emettono suoni.